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Paola Pariset «Tutto è interconnesso.

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Festivaldella nuova danza» alla VII edizione nel Parco della Musica (1-27 febbraio). La selva di compagnie e danzatori è proprio un mondo dove tutti si conoscono: la novità è comunque l'articolato omaggio a Pina Bausch, creatrice del teatrodanza mondiale, deceduta nel 2009, curato a fondo dalla specialista Leonetta Bentivoglio. L'inaugurazione persino, ieri e oggi alle 21 in Sala Petrassi, è avvenuta con «Play» di Eastman / Shantala Shivalingappa / Sidi Larbi Cherkaoui, progetto approvato dalla stessa Bausch, basato sul tempo, sul gioco. Si succederanno Les Slovaks con «Journey Home», frammenti di vita in Slovacchia e Belgio; la Iceland Dance Company con «Transaquania» e l'originale danzatrice islandese Erna; Les ballets «C de la B» con «Primero-Erscht», un mondo babelico in cui però esiste il dialogo; l'indiano Akran Khan, nel suo «Vertical Road», ricerca verticale di sacralità. Cristina Morganti il 15 febbraio danzerà «Moving with Pina» introducendone l'Omaggio, e il 15-16 febbraio «Faun», un duo di Cherkaoui ispirato all'«Après midi d'un Faune» di Debussy. Seguirà la conosciuta compagnia fiamminga Rosas, di Anne Teresa De Keersmaeker, e la Jin Xing Dance Theatre Shanghai, in cui la ballerina Jin (un tempo era uomo) danzerà un suo assolo. Il collettivo belga Peeping Tom chiuderà la rassegna il 27. Intanto il 5 febbraio il Collettivo 320chili presenterà «Ai migranti», vincitore del Premio Equilibrio 2010, e Pina Bausch dal 15 al 20 comparirà in video, filmati, coreografie sulla sua attività, lasciata in dono al futuro.

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