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Marmi e dipinti rubati Blitz all'asta a Londra

Recuperato San Sebastiano, di Bernardino Fungai

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Sculture in marmo e quadri d'epoca. Un bottino da 500 mila euro. Sono gli ultimi recuperi d'autore firmati dai carabinieri della Tutela del parimonio artistico. Sono stati illustrati ieri in occasione del bilancio 2010 dell'attività degli specialisti dell'Arma alle prese col mercato criminale legato alle opere d'arte, presentato ieri in via Anicia, a Trastevere, dal comandante, il generale Pasquale Muggeo, alla presenza del sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro. Si tratta di una testa maschile in marmo, rubata il 20 gennaio 2008 nella casa romana di un privato, e di una testa di fauno in marmo, con le fattezze di Pan, proveniente dalla fontana del «Giardino del teatro», di Villa Pamphilj, sottratta dall'Antiquarium del Celio dove era in deposito alla fine degli anni '70. Entrambe risalgono al I-II secolo Le indagini del reparto operativo del colonnello Raffaele Mancino sono durate circa un anno. Alla fine del 2010 gli investigatori hanno stretto il cerchio e il 28 aprile dell'anno scorso hanno individuato le sculture alla Bonhams di Londra per la vendita all'asta. In collaborazione con i colleghi di Scotland Yard i pezzi sono stati bloccati e recuperati alla fine dell'anno. Oltre ai due reperti, sempre nella Capitale britannica tra gli oggetti in vendita all'asta da Sotheby's i carabinieri hanno recuperato anche due dipinti a tempera su tela raffiguranti San Sebastiano e Santa Caterina, originarie predelle della pala d'altare della «Natività con Santi» di Bernardino Fungai (1460-1516) rubati da ignoti il 19 gennaio del 1994 dalla cattedrale di San Secondiano di Chiusi. L'altro colpaccio messo a segno dagli investigatori della Tutela del patrimonio culturale è di qualche giorno fa, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano. Meravigliosi crateri a calice e a volute, raffinate kylix, gorgoni, satiri, protomi femminili - un bottino di 633 dal valore di un milione di euro - è stato sotratto a una banda di tombaroli accusata di controllare il saccheggio sistematico dei siti archeologici nella zona a nord ed est della Campania. «Chiediamo maggiori risorse di uomini e di tecnologia per individuare e bloccare quell'attività illecita sommersa che sottrae importanti risorse storiche - commenta il responsabile dei Rapporti istituzionali e coordinatore per il Lazio del Movimento Ecologista europeo Fare Ambiente, Piergiorgio Benvenuti - Potrebbe ridimensionare anche nel Lazio questo fenomeno già dal prossimo anno. Il dato più importante - continua - è quello relativo al trend nazionale dei furti di beni culturali che risulta in diminuzione, scendendo da 882 a 817. Il Lazio - prosegue - si attesta al secondo posto con 127 furti, dieci in meno rispetto al 2009, seguita dalla Lombardia e dalla Toscana. Va espresso un plauso alle forze dell'ordine che hanno effettuato un ingente lavoro di controllo degli esercizi commerciali, mercati e fiere antiquarie, luoghi dove vengono dopo i furti commercializzati i beni archeologici e d'arte trafugati e sia di controlli nelle aree archeologiche ritenute più sensibili».

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