Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

All'Acquaniene tornano tuffi e bracciate

Giovanni Malagò

  • a
  • a
  • a

Soci, atleti e numerosi iscritti potranno tornare a utilizzare l'impianto sportivo Aquaniene. La struttura dei Parioli, al cui vertice c'è Giovanni Malagò, è stata infatti dissequestrata dal gip Donatella Pavone. Il circolo, coinvolto nell'inchiesta su presunti abusi edilizi compiuti in vista dei Mondiali di nuoto Roma 2009, potrà riaprire le porte, permettendo così a tutti di poter utilizzare di nuovo la struttura rimasta chiusa dallo scorso settembre. Il giudice ha dunque accolto l'istanza presentata dal difensore dell'imprenditore Malagò, il penalista Carlo Longari, restituendo «all'avente diritto» la struttura sportiva. Insomma, secondo il gip, non sussistevano più le esigenze cautelari. Nel provvedimento del giudice c'è un passaggio che fa riferimento proprio al certificato di agibilità rilasciato il 6 ottobre dal Campidoglio. Nel documento di dissequestro viene sottolineato che «il rilascio del certificato e la relazione della sostenibilità urbanistica dell'intervento redatta dagli uffici comunali competenti incida sulla valutazione delle esigenze cautelari sottese al provvedimento di sequestro». Di qui, quindi, la decisione di dissequestrare la struttura sportiva. Per quanto riguarda invece l'intera inchiesta giudiziaria, il prossimo 4 aprile inizierà il processo nei confronti di 33 imputati, dopo che la procura ha disposto la citazione diretta a giudizio. La struttura di Malagò è stata oggetto di un primo sequestro dopo la chiusura dei Mondiali di nuoto, nell'ottobre 2009. Quel provvedimento venne meno a fronte dell'impegno del Comune di sanare la struttura entro il giugno 2010. Il 22 settembre la Giunta ha varato una delibera con la quale l'Aquaniene è stata riconosciuta quale struttura pubblica. Dopo la pronuncia del Riesame, che ha confermato il sequestro, il Comune ha rilasciato un certificato di agibilità. E così il giudice per le indagini preliminari ha stabilito che siano venute meno le ragioni di mantenere il sequestro. E atleti, soci e iscritti potranno tornare a sfruttare l'impianto sportivo chiuso dallo scorso settembre.

Dai blog