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Assessori monelli e secchioni sulle domande dei consiglieri

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.Nel rispetto della più classica tradizione scolastica, agli assessori capitolini poco piace rispondere alle interrogazioni dei consiglieri comunali. Tanto che quell'ora riservata al question time, in genere dalle 15 alle 16 viene considerata ormai come quel tempo «accademico» che intercorre prima dell'appello. Non stupisce quindi che in due anni e mezzo (dal 30 aprile 2008 a metà settembre 2010) su 885 interrogazioni presentate ai diversi componenti della giunta, sindaco Alemanno compreso, si sia data risposta soltanto a 535. Vale a dire oltre il 42% dei punti interrogativi posti sono destinati a rimanere tali. C'è chi però risponde meno degli altri. È il caso, dell'assessore al Bilancio, Maurizio Leo, al quale però va addebitato un «bonus» di 14 mesi, essendo arrivato nella Sala delle Bandiere nel giugno 2009. Su 23 interrogazioni presentate al Bilancio, Leo ha fornito soltanto due risposte, lasciando inevase il 91% delle domande. Segue l'assessore al Commercio, Davide Bordoni che ha esaudito le curiosità di 8 consiglieri su 58 richieste ricevute. Non va meglio il vice sindaco con delega al Turismo, Mauro Cutrufo che ha «trasformato» in esclamativi soltanto due punti interrogativi su 13 presentati. Segue a stretto giro l'assessore al Personale, Enrico Cavallari (10 risposte su 52 interrogazioni). Media leggermente migliore ma ancora nettamente insufficiente per l'assessore alla Scuola, Laura Marsilio (15 risposte su 55), l'assessore all'Ambiente Fabio De Lillo, il più interrogato (91 risposte su 208) e al Patrimonio, Alfredo Antoniozzi (19 su 65). Sfiora il 60% delle mancate risposte l'assessore ai Lavori pubblici, Fabrizio Ghera (su 163 interrogazioni 63 risposte) e Sergio Marchi, assessore alla Mobilità che ha dato 65 risposte su 111 domande. Promossi con sufficienza gli assessori alle Politiche sociali, Sveva Belviso che ha risposto quasi alla metà delle interrogazioni poste, 28 su 58 e alla Cultura, Umberto Croppi, (20 risposte su 43). La medaglia per il primo della classe va però all'assessore all'Urbanistica, Marco Corsini che ha risposto al 69% delle richieste dei consiglieri (42 su 71). L'unico giustificato, in questo caso, è il sindaco Alemanno che su 112 interrogazioni ha risposto 28 volte. Una media più alta di molti suoi assessori.

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