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Domani il parere Tavolo Comune-Regione

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Renata Polverini alla Regione Lazio

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Ventiquattrore. Tanto manca al parere della commissione bicamerale per l'attuazione del Federalismo fiscale sul primo decreto attuativo. A dirlo, il presidente, Enrico La Loggia (Pdl), a margine della riunione della commissione che ha effettuato ieri importanti audizioni in merito al decreto che riconosce Roma ente speciale. «Mi auguro che il parere su questo decreto possa arrivare entro giovedì - ha detto - stiamo aspettando i pareri delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio, ma penso che ce la possiamo fare». Il traguardo, altamente simbolico, posto da governo e Campidoglio è quello del 20 settembre, giorno del 140esimo anniversario dell'Unità d'Italia. Il primo a essere ascoltato dai parlamentari della commissione è stato il presidente della Provincia Nicola Zingaretti. «L'attuazione della Riforma per Roma Capitale non può prescindere da una più ampia riflessione che coinvolga anche la sua area metropolitana - ha ribadito Zingaretti - . Partecipiamo a questo processo di riforma tenendo però presente che è importante governare la Roma che c'è oggi, non quella che c'era anni fa». Nessun giudizio di «merito» da Palazzo Valentini sullo status, mentre sugli altri decreti, in particolare quello sulle funzioni, Zingaretti ricorda la necessità che «la Riforma vada avanti con il massimo coinvolgimento degli enti locali, anche per garantire un equilibrio istituzionale dopo la devoluzione dei nuovi poteri a Roma capitale. Finora la Provincia di Roma non è stata coinvolta né consultata».   Via libera da parte della governatrice del Lazio, Renata Polverini sul primo decreto. «Abbiamo semplicemente confermato il nostro giudizio positivo - ha annunciato a fine audizione - La prossima settimana si aprirà un tavolo tecnico con il Comune di Roma per tracciare un percorso condiviso sugli altri decreti. Noi abbiamo interesse a costruire gli strumenti amministrativi che possano velocizzare le procedure e rendere servizi migliori ai cittadini. Se ci muoviamo in questa cornice, credo che tutti gli amministratori saranno d'accordo, se ci sono fughe in avanti ognuno prenderà le sue decisioni. La legge statale - ha ricordato la Polverini - non può incidere su funzioni e competenze proprie della Regione, che può decidere di delegare alcuni suoi poteri, ma non può essere obbligata a trasferirli». Messaggio chiaro, quello della presidente del Lazio che non toglie entusiasmo al sindaco. Alemanno, intervenendo alla presentazione del libro del vicesindaco Mauro Cutrufo «Quarta Capitale», ha infatti assicurato: «Si sta trovando un'intesa e mi auguro che si giunga a un voto unanime recependo anche alcune indicazioni che sono arrivate dal consiglio comunale».   La «suspence» a questo punto è su alcuni nodi emersi in prima battuta, come quello ad esempio del numero dei consiglieri che il Campidoglio ha chiesto resti di 60 membri, contro i 48 indicati dal governo. Cresce dunque l'attesa per quella che tutti sanno essere una svolta storica. A spiegarlo bene proprio Cutrufo, tra i primi promotori della riforma di Roma Capitale, nel suo libro, presentato ieri davanti a un parterre di prim'ordine. Tra gli altri, il ministro Gianfranco Rotondi, i sottosegretari Carlo Giovanardi e Francesco Giro, i presidenti delle province di Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo. Numerosi gli amministratori regionali e comunali e i presidenti di Municipio, nonché la rappresentanza di tutto il mondo delle imprese. «Gulliver sull'isola di Lilliput: questa è l'allegoria scelta per rappresentare Roma inserita nel territorio della provincia e della Regione - spiega Cutrufo - . Il comune più esteso d'Europa e più popoloso d'Italia vive una contraddizione avendo ordinamento, autonomia e status dei restanti 8.093 comuni italiani». Numeri, statistiche, grafici per dire quello che in molti, forse in troppi, ancora non sanno. «Credo che il libro sia uno strumento per far comprendere ai romani la necessità della grande riforma per Roma Capitale. Roma ha molti primati nel mondo - ricorda il vicesindaco -. Questo libro serve per alzare una bandiera. Un volume che spiega con i numeri il nostro orgoglio».

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