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Esami di riparazione per uno studente su tre

Studenti all'uscita da scuola

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Ad una settimana dall'inizio del nuovo anno scolastico c'è ancora chi è appeso a un filo: l'esercito dei rimandati, circa cinquecentomila studenti di medie inferiori e superiori in Italia (nella Capitale uno studente su tre è alle prese con gli esami di riparazione: la media complessiva si aggira intorno al 25%). In alcune scuole i giochi sono stati fatti. In altre i quadri usciranno lunedì prossimo. La settimana delle verifiche è in pieno svolgimento e si concluderà tra domani e il 6 settembre. Quest'anno la falcidia ha colpito soprattutto i primi anni delle superiori: le materie più gettonate? Matematica, greco, latino, italiano, storia e filosofia. Nei licei classici una media di sei rimandati a classe (nei primi due anni perché nel terzo e quarto ai rimandati si sono associati pure i bocciati). E così a luglio sono partiti i corsi di recupero. Poi la parentesi agostana con lo studio matto e disperatissimo fatto nei luoghi di vacanza (lezioni private, ore di studio sottratte agli svaghi) e dunque il rientro a scuola per sostenere le prove scritte e orale delle materie da recuperare. «È stata un'estate persa, la seconda per me - dice Maria V ginansio al liceo Giulio Cesare - Sono stata rimandata in greco e latino. L'anno scorso in IV ginnasio mi ero presa pure matematica. Ma andavo al Tasso. Lì sono veramente severi». Perché un'estate persa? «Ho studiato sempre, tutti i giorni, dalle nove all'una e poi dalle quattro alle sette. Da sola con l'aiuto di lezioni private». Non hai frequentato i corsi a scuola? «No, ho preferito fare da me».   E come è andata? «Bene, sono stata promossa. Ho finito oggi con gli orali. Ho preso sette in tutte e due le materie. I professori erano ben disposti, ci hanno accolto sorridendo! Sono soddisfatta e adesso di latino e greco so veramente tanto». Non può dire la stessa cosa Vanessa, studentessa del V ginnasio al Tasso. «Gli esami li ho fatti a luglio. Da noi funziona così. È ovvio che è andata male. Mi avevano dato latino e greco. Beh, in un mese cosa vuoi recuperare. Sono stata bocciata. Così mi tocca ripetere l'anno». Si chiamano «prove per il recupero delle insufficienze»: dopo anni di buonismo e manicalarghismo sono stati reintrodotti nel 2007 con una mossa a sorpresa dal ministro di allora Giuseppe Fioroni. Gli esami di riparazione stanno diventando un'arma micidiale. Il sintomo che la scuola italiana sta virando verso altri lidi. Più severità, meritocrazia e selezione. Nelle prime dei licei romani come il Tasso, il Visconti, il Righi, il Giulio Cesare (tutti noti anche per la loro severità) la percentuale di bocciati a giugno è oscillata tra il 6 e il 12%. In molti casi si tratta di classi-pollaio, anche con trenta alunni, e i prof non fanno sconti. Altre cifre per chiarire: al Cavour, i rimandati sono il 27%, al Torricelli il 24%, al Visconti il 22%, al Tacito la quota si è attestata intorno al 32%. A una settimana dall'inizio della scuola dunque, si ritorna in classe il 13 settembre, anche i rimandati sapranno qual è il loro destino. E potranno decidere se rimanere nella stessa scuola oppure cambiare istituto. Appellandosi all'autonomia degli istituti, comunque, alcuni consigli hanno deciso per un rientro più rapido. Outsider, ancora una volta, il liceo Torquato Tasso che riprenderà le lezioni lunedì prossimo. Lezioni anticipate e recuperi work-in-progress. Tornano in piena attività i licei della Capitale. Gioca d'anticipo anche il liceo scientifico Newton che avvia le lezioni il 10. Forse per avere a disposizione una settimana bianca oppure una gita d'istruzione in più. Almeno è quello che sperano gli studenti che devono subire l'onta di rientrare in classe prima degli altri. Della serie: ride bene chi ride ultimo. Molti genitori, però, non hanno gradito il rientro anticipato: «Troppo poco tempo per organizzare il rientro dopo le vacanze». Dagli istituti ribattono: «Le comunicazioni sono state tempestive». E, quest'anno, nuove regole (più severe) attendono gli studenti che si preparano a frequentare il quarto anno delle superiori: per ottenere 8 crediti servirà una media di voti compresa tra 9 e 10. Poca flessibilità anche sul fronte assenze: saltare più di 50 giorni di lezione (salvo per gravi motivi di salute) potrebbe mettere a serio rischio la promozione.

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