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Perde 140 euro al videopoker e tenta rapina

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.Si prendono di nascosto i soldi dal portafogli della madre o del coniuge, si scippano anziani o si commettono rapine per poter sfidare la fortuna con quelle macchinette. L'ultimo caso è avvenuto due sere fa sulla Cassia. Dopo due ore seduto davanti alla macchinetta a giocare e a bere alcolici un romeno di 26 anni non aveva più soldi in tasca e ha dato in escandescenza, pretendendo dal barista di largo San Godenzo i 140 euro che aveva speso per giocare e per bere le bevande alcoliche. Ha cercato di rapinarlo. Un raptus che gli è costato l'arresto e una condanna. Lo straniero, ubriaco, dopo aver perso tutti i soldi venerdì sera, ha cominciato a danneggiare l'attività commerciale e a inveire contro il titolare del bar. I clienti sono intervenuti per tentare di calmare il romeno, ma il giovane era talmente furioso che ha dato anche una ginocchiata alla tempia a un anziano, ricoverato in prognosi riservata all'ospedale San Pietro. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia Trionfale, coordinati dal tenente Raffaele Romano, che hanno ammanettato il romeno e lo hanno accompagnato in caserma, dove ha continuato a inverire e aggredire i carabinieri. È dovuto intervenire un medico per sedare l'arrestato. Ferito anche uno dei militari. Lo straniero, che risiede in via Gradoli e che per vivere fa il muratore e l'elettricista, in tribunale ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato condannato all'obbligo di firma per tentata rapina. Sono molti i giocatori di videopoker che dopo aver perso tutti i soldi danno in escandescenza. E i titolari degli esercizi commerciali a volte usano escamotage per evitare che il giocatore distrugga il locale oppure tenti di rapinarlo. Si va, ad esempio, dalla consegna di parte del denaro che ha perso, per raggiungere un duplice scopo: calmare il giocatore e convincerlo a tornare a giocare. Oppure al giocatore non vengono fatte pagare le bevande che ha consumato. Ma spesso neanche queste «attenzioni» bastano a calmare la rabbia. E così l'unico modo per risolvere il problema è chiamare immediatamente le forze dell'ordine.

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