Caro direttore, Abitare vicino l'università ha i suoi indubbi vantaggi: sincronizzare le proprie abitudini con il ritmo vitale dell'ateneo significa poter usufruire in pieno dei servizi che esso offre, dalla mensa al ricevimento studenti.
Tuttaviail prezzo delle mancate levatacce è salato, forse troppo. Non a tutti è possibile evitare l'inseguimento dei mezzi pubblici (croce e delizia di ogni fuorisede); questa rinuncia implica sacrifici. È giusto che a questa situazione non si cerchi di porre rimedio? È giusto che lo studente sia equiparato a un qualsiasi affittuario, senza efficaci forme di sostegno? Ed è accettabile che per accedere ad affitti più abbordabili lo studente debba mettersi fuori dalla legalità? Una città universitaria come Roma dovrebbe dare maggiore sostegno allo studente che la sceglie per viverci. Luca Bagnato studente di economia