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L'assalto al 118 di anziani e turisti

Anziani su una panchina

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Com'era prevedibile la canicola di questi giorni ha determinato un'impennata di chiamate al 118 del Lazio: dalle 3000 chiamate di media al giorno si è passati alle 4000, in pratica un aumento del 40% (il 20% in più dei soccorsi effettivi). Questi i dati delle ultime ore divulgati dall'Ares. A chiamare principalmente gli anziani con patologie cardiovascolari e respiratorie, e in particolare le persone che soffrono di ipertensione, che a causa dei farmaci per abbassare la pressione, in concomitanza con la temperatura esterna così elevata, soffrono di repentini cali di pressione e arrivano al collasso. Hanno chiamato al 118 anche molti turisti, forse i più provati perché dovendo rispettare i ruolini di marcia imposti dal tour operator viaggiano su e giù per le vie di Roma sotto il sole anche nelle ore più calde: a volte il calore e la disidratazione portano al malore. In ogni caso, rassicura il 118, gli interventi sono stati finora per quasi tutti problemi di lieve entità e non si è reso necessario, quasi mai, il ricovero. Ben diverso da quello che successe nell'estate del 2003, quando migliaia di anziani finirono in ospedale facendo registrare anche un'impennata di decessi. In aumento anche le telefonate ai medici di famiglia, in particolare con richieste per «aggiustare le terapie antipertensive» spiega Giacomo Milillo, segretario nazionale di Fimmg «ma anche un lieve aumento, circa del 10%, delle richieste di visite domiciliari». I sintomi lamentati dai pazienti sono i classici da caldo torrido: sensi di mancamento, cali di pressione, giramenti di testa. Nella Capitale sarebbero circa sedici mila le persone considerate «a medio-alto rischio» a causa dell'ondata di calore. A Roma, così come in altre grandi in città, inoltre è stato rilevato un incremento della mortalità nelle prime settimane di luglio. Sono i dati del Dipartimento di epidemiologia del servizio sanitario regionale del Lazio. Su una scala di quattro livelli, le persone a medio e alto rischio mortalità per le alte temperature sono quelle dai 65 anni in poi con malattie croniche respiratorie, cardiovascolari diabetici e altro.

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