
L'opposizione va all'attacco: «Scelta irresponsabile e dai motivi incomprensibili»

Lavicenda di Gemma Spa rappresenta la punta dell'iceberg di una holding comunale ormai fuori controllo che probabilmente vedrà entrare in crisi da qui a pochi mesi le aziende partecipate dal Comune». Lo hanno affermato Umberto Marroni, capogruppo del Pd e Massimiliano Valeriani, presidente commissione Trasparenza e Garanzia del Comune di Roma. «Ancora incomprensibili - continuano gli esponenti del Pd - sono inoltre i motivi per i quali la Giunta Alemanno non ha dato seguito alla delibera comunale riguardo l'acquisizione del ramo aziendale Roma Entrate, mentre oggi l'unica cosa certa è che 645 lavoratori sono già senza stipendio e nei loro riguardi sono state avviate le procedure di mobilità. A queste persone è indispensabile sin da subito dare garanzie occupazionali evitando così di aggravare la già pensante situazione economica della capitale». «Inoltre - concludono Marroni e Valeriani - l'interruzione del servizio per l'ufficio condono creerà danni riguardo la fruizione da parte della cittadinanza e penalizzerà inoltre le entrate del Comune di Roma. In merito a questo riteniamo sia da valutare l'ipotesi di internalizzare il servizio stesso all'interno dell'amministrazione». Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente dell'Osservatorio Sociale, Luigi Camilloni. «Non vorrei che la Giunta Alemanno passasse alle cronache non solo per non aver chiuso il condono edilizio ma addirittura - incalza Camilloni - per l'aver dato l'estrema unzione alla società con il conseguente licenziamento dei seicento dipendenti di Gemma».
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