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Oggi presidio antifascista a Lettere di Tor Vergata

Il piazzale di fronte l'università di Tor Vergata

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È il giorno del presidio antifascista. La facoltà di Lettere di Tor Vergata si mobilita. Scattano le proteste. Da questa mattina i militanti di estrema sinistra salgono sui banchi delle aule per alzare la voce contro i ragazzi di destra. Lo fanno, dicono loro, per discutere «delle recenti aggressioni» che si sono verificate all'interno del parcheggio Toys di fronte Giurisprudenza. Eppure le forze dell'ordine hanno già chiarito che a essere attaccati sono stati alcuni ragazzi del Blocco Studentesco. Si trovavano nel parcheggio. Erano in due. E quaranta dei collettivi li hanno assaltati con tanto di piccozze, mazze di ferro e di legno e coltelli. Dopo pochi minuti e uno scontro frontale sono stati fermati dall'arrivo della polizia. Alcuni hanno provato a rifugiarsi nel negozio di giocattoli di fronte, scatenando il panico tra i clienti che hanno pensato a una rapina a mano armata. In ventisette sono stati fermati e denunciati per rissa aggravata. Ma per l'onda rossa le ricostruzioni effettuate dalle autorità contano poco o nulla. Oggi si protesta comunque contro gli studenti di destra. Appuntamento alle 13 per l'assemblea pubblica. A seguire un incontro «con la cittadinanza» per spiegare i motivi del disagio. E puntare il dito contro i fascisti che fanno politica nei licei, negli istituti tecnici e pure negli atenei. Già da ieri, intanto, sono partite le azioni di volantinaggio e sensibilizzazione per «denunciare il clima di intolleranza che si respira negli atenei». I gruppi di sinistra restano costantemente a presidiare la «propria» zona nella facoltà di Lettere. Proprio un volantino aveva aperto la polemica tra i due gruppi lunedì scorso. Mentre il Blocco Studentesco stava organizzando A Tor Vergata, con il consenso dell'ateneo, una conferenza sui popoli identitari è salita la protesta improvvisa. E violenta. Tanto da arrivare prima di fronte la porta del rettore, per poi sfociare in un'aula di Giurisprudenza dove i ragazzi di destra e sinistra sono venuti a contatto. Il risultato è stato una rissa che ha portato a cinque feriti non gravi e a un'escalation di tensione nell'università. Oggi nuovi slogan e volantini rischiano di alimentare un caos che ormai chiama puntualmente in causa anche l'intervento obbligato delle forze dell'ordine.

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