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Stretti come sardine sui treni lumaca

Ritardi in aumentoper i treni locali

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Le precedenze da dare ai Frecciarossa causano qualche problema anche alla Fr1, l'unica fra le altre sette linee regionali a transitare lungo la stazione Tiburtina. «Se Atene piange, Sparta non ride», dicono i pendolari della ferrovia che da Monterotondo-Mentana arriva a Fiumicino. Ma le precedenze non sono l'unico problema. Ci sono i ritardi e le soppressioni a minare la pazienza dell'utenza, come è avvenuto martedì scorso sulla Fr2 con 11 slittamenti di fila sino ad un massimo di un'ora e mezza. «Molte mattine capita che uno dei treni venga soppresso, magari con l'altro che arriva in ritardo di 10 minuti, e quindi subito dopo parte il successivo. In pratica, il treno passa ogni 45 minuti, con due treni per volta. Mal comune, ma nessun gaudio, anzi tantissima rabbia», dicono gli utenti della Fr1. La linea, che parte da Orte e attraversa, lungo 70 chilometri, 13 fermate nel tratto urbano di Roma, svolge il ruolo di ferrovia metropolitana e si stima che mediamente trasporti circa 65 mila passeggeri al giorno. I pendolari chiedono da tempo maggiore pulizia di treni e stazioni, soprattutto per quella di Monterotondo-Mentana, per la quale sollecitano anche una maggiore sorveglianza, in special modo durante le ore serali e notturne. Per la Viterbo-Roma (la Fr3) invece, è la velocità media del treno, «attualmente è di soli 40 chilometri orari», il cruccio maggiore. Una linea che, soprattutto dopo Anguillara, diventa sopraffollata: i pendolari ne chiedono il potenziamento, con il raddoppio del binario nella tratta Bracciano-Cesano. Come quello per il tratto dei 10 chilometri fra Lunghezza e Guidonia, già appaltato per la Fr2. La linea Roma-Tivoli si è appesantita anche dei pendolari degli autobus pubblici abruzzesi che, dal 15 febbraio scorso, lasciano i bus alla stazione di Lunghezza e proseguono col treno fino a Tiburtina. Anche se, proprio per il sovraffollamento, nel novembre scorso era finita al terzo gradino del podio del trofeo «Caronte», il premio che Legambiente assegna ogni anno alla peggiore tratta ferroviaria. Riconoscimento assegnato, per il secondo anno consecutivo, alla linea Fr8 Nettuno-Roma, «per le pessime condizioni in cui versano le carrozze dei convogli, la squallida qualità dei servizi a bordo e l'affollamento estremo su tutta la linea». Al secondo posto è invece finita la Fr4 Roma-Velletri. Ma le cose non vanno meglio neanche lungo la linea Fr6, dove «il massimo dell'affollamento si raggiunge a Colleferro e nelle stazioni ancora più vicine a Roma», spiega Giovanna, pendolare abituale della Cassino-Roma.

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