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Raddoppio dei treni per Fiumicino

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FrancescaMariani Aumento delle corse del 50 per cento e rinnovamento della «flotta» a partire dal prossimo giugno. Questo è quanto ha promesso l'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, sul futuro del trasporto su ferro da e verso l'aeroporto di Fiumicino. Moretti ha di fatto risposto all'ad di Alitalia, Rocco Sabelli, che in occasione della presentazione del Comitato degli imprenditori per la candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020 aveva chiesto a Fs un potenziamento e un miglioramento del servizio ferroviario verso l'aeroporto romano. E sulla possibilità di collegare alla rete dell'Alta velocità Fiumicino - progetto sempre proposto da Sabelli, che è diventato vicepresidente dell'Unione degli industriali con delega per Roma 2020 - Moretti ha detto: «Si può fare tutto ma occorre prima un progetto urbano poi ferroviario, se non c'è un progetto urbano è difficile», ciò non toglie che «per altre operazioni siamo sempre disponibili». Nei programmi, ha ricordato Moretti, «c'è la Gronda sud di Roma, che andrà da Campo Leone a Fiumicino, per poi ricongiungersi alla parte nord dell'Alta velocità e questa potrebbe essere utilizzata per questo scopo». Il collegamento alla linea della Tav offrirebbe alla Capitale, prima città in Italia, quell'interconnessione che per Sabelli è la chiave necessaria per lo sviluppo. Ieri, alla stazione Tiburtina, era anche la giornata dedicata alla cerimonia, in commemorazione della prima deportazione degli ebrei romani. Il binario numero uno è stato rinominato «Il binario della memoria» per ricordare la deportazione di oltre mille ebrei della Capitale partiti nel 1943 alla volta dei campi di sterminio nazisti. Tranne 17 persone, nessuno fece ritorno e oggi, a distanza di quasi 70 anni, il monito collettivo è affidato a cinque parole scritte da Primo Levi e incise vicino alle rotaie: «Meditate che questo è stato». Ma ieri è stata un'occasione anche per parlare dello stato dei lavori della stazione da cui passeranno tutti i treni della Tav: il quadrante di Roma Est dovrà soffrire ancora per un anno, ha detto Moretti. A una settimana dalla chiusura della rampa di accesso dalla tangenziale alla stazione Tiburtina necessaria per l'avvio dei lavori per la demolizione e la ricostruzione dello scalo, l'ad di Fs ha spiegato che «alla fine del 2010 dovrebbe essere completata l'ala Nord e nel 2011 quella Sud. È un lavoro molto difficile - ha aggiunto Moretti - perché dobbiamo continuare a mantenere intatta la funzionalità dello scalo mentre il cantiere deve proseguire nella sostituzione dell'involucro. Dovremmo mantenere i tempi del cronoprogramma, che per ora stiamo rispettando». Il progetto, ha ricordato Moretti, prevede nell'ala Nord della stazione la costruzione dei parcheggi, mentre contemporaneamente «stiamo costruendo anche la nuova tangenziale e anche per quest'opera stiamo rispettando i tempi, l'obiettivo è di farla entro quest'anno».

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