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Vittime degli abusi già a 6 anni Parte il corso per prevenirli

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Esi verifica nel 45,9% dei casi nelle famiglie con genitori non adottivi. Sono i dati forniti ieri in Campidoglio dall'assessore alle Politiche sociali Sveva Belviso presi dalla casistica del centro "Aiuto al bambino maltrattato e alla famiglia" dal 1998 al 2009. Proprio per aiutare questi bambini nel modo più professionale possibile, il Campidoglio ha predisposto un corso che durerà 16 mesi con inizio dall'8 gennaio 2010, rivolto a 1.250 in 5 anni tra operatori sociali, insegnanti delle scuole elementari e medie inferiori, psicologi e psichiatri, magistrati e avvocati che operano nel settore familiari, pediatri. Al Comune costerà 160 mila euro l'anno. «Far sì che figure professionali importanti nella vita dei bambini - spiega Belviso - siano in grado di riconoscere un minore maltrattato o abusato, significa riuscire a intervenire in maniera tempestiva su situazioni di disagio spesso nascoste e difficili da individuare». A presentare l'iniziativa c'era anche il neuropsichiatra e responsabile dell'associazione «La cura del girasole» che si occuperà della formazione degli operatori: «Un bambino abusato - ha spiegato - crescerà con disagi emotivi e sociali. Per aiutarlo bisogna imparare prima cosa non fare se ci si trova di fronte un caso del genere e poi cosa dire». Il professore ha ricordato che una ricerca svolta sui bambini di Ginevra stimava in una percentuale compresa tra il 5 e il 20% quelli abusati. Ora, riportate queste percentuali nel Lazio significherebbe dire che abbiamo nella nostra regione tra i 5.000 e i 200.000 bambini abusati. «A chi gli chiedeva quali fossero i segnali d'allarme di un bambino che ha subito abusi, Montecchi ha risposto: »Oltre alla sofferenza, spesso disimparano ciò che avevano imparato, quindi fanno la pipì a letto ad esempio. O hanno comportamenti ossessivi».

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