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Nuoto, la rivolta dei circoli

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La protesta sui tetti

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Dopo lo choc dei sigilli e dei trenta avvisi di garanzia, arriva la rabbia. E poi la protesta. Una giornata difficile quella di ieri per i responsabili degli unidici circoli sportivi posti completamente, o solo in parte, sotto sequestro dalla magistratura con l'accusa di abusivismo edilizio. C'è chi ha trascorso l'intera giornata a smentire la chiusura, come Andrea Frassoldati del Real Sporting Village sull'Aurelia. «Ho ricevuto centinaia di telefonate dai soci e disdette per il villaggio - racconta Frassoldati - quando invece ci hanno messo sotto sequestro soltanto una palestra e due spogliatoi». Un «danno» minore però, rispetto ai «colleghi» del Roma Team Sport al Torrino e della Polisportiva Città Futura (quest'ultimo gestito dal Comune) che per protesta (e disperazione) sono saliti sul tetto delle strutture, minacciando di buttarsi di sotto. «Il sequestro è ingiusto - ha gridato dal megafono Maurizio Perazzolo, titolare del Roma team sport questa struttura è regolare. Noi abbiamo fatto un investimento di 21 milioni di euro per realizzare la struttura con regolare autorizzazione dell'ingegner Rinaldi. Oggi però si accorgono che il commissario non aveva poteri di delega. Appena saputo del sequestro le banche hanno bloccato i soldi delle delibere di finanziamento. Ci sono inoltre 70 persone occupate nel circolo che rimarranno senza lavoro». Stessa forma di protesta di Fabio Cantoni, presidente della Polisportiva Città Futura, dietro l'ex Fiera di Roma. «Avevamo un progetto di ampliamento autorizzato dal Commissario straordinario - ha detto Cantoni - e tutte le carte in regola per andare avanti con i lavori che, comunque, erano in ritardo a causa del Comune che non ha ancora dato la seconda parte delle garanzie per poter accedere al credito sportivo». Sui luoghi delle singolari proteste i presidenti del Muncipio Roma XII, Pasquale Calzetta e del Municipio Roma XI, Andrea Catarci. Entrambi hanno espresso perplessità sui sigilli e solidarietà ai titolari e ai dipendenti dei circoli. Un invito al buon senso è stato inoltrato da Palo Barelli, presidente della Federazione italiana nuoto, mentre il presidente del comitato regionale della stessa Fin, Gianpiero Mauretti ha annunciato che la federazione «metterà a disposizione, per quanto possibile, gli spazi d'acqua di propria pertinenza per ospitare gratuitamente le attività al momento sospese nei circoli interessati dalle iniziative giudiziarie». Intanto però si muove il Campidoglio. «Ho incontrato il sindaco e gli uffici comunali competenti - ha spiegato il delegato allo Sport, Alessandro Cochi - stiamo valutando tutte le possibili ipotesi per un dissequestro degli impianti sportivi quanto più rapido e per consentirne la facoltà d'uso».

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