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"Il centro storico non è un outlet"

Pambianchi (foto Pizzi)

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{{IMG_SX}}"Il centro storico di Roma ha suoi equilibri che non possono essere stravoltiNon può ospitare grandi centri commerciali ma nello stesso tempo non può essere privato di strutture che con la loro presenza riqualificano un'area o una strada facendo bene anche ai negozi più piccoli". A dirlo è Cesare Pambianchi, presidente Confcommercio. A cosa si riferisce quando parla di grandi centri commerciali? «Penso a Macy's, ai magazzini Harrod's a Londra, al centro Lafayette di Parigi. Il tessuto urbano del centro storico e la stessa cultura commerciale della Capitale non possono prevedere megastrutture di questo tipo». Per questo Roma fece muro contro le aspirazioni sul Centro storico del marchio spagnolo El Corte Ingles? «Ma certo. Si tratta di marchi che hanno bisogno di strutture molto ampie che possono raggiungere i 40mila metri quadri. Londra, Parigi o la stessa Madrid sono città urbanisticamente diverse da Roma. Possono permetterselo». La Rinascente si trasferirà molto probabilmente nell'ex Galleria Ina di via del Tritone, su una superficie di quasi 15mila metri quadri. Non siamo, con queste cifre, al limite del sostenibile? «Nel caso della nuova sede della Rinascente si tratta di un'operazione di riquilificazione non solo di una struttura inutilizzata nel cuore di Roma, ma di un'intera strada. Via del Tritone è un'arteria oggi sotto-utilizzata, ed è un bene che proprio su questa strada si affaccino nuove vetrine, soprattutto se si tratta di un marchio come Rinascente. È uno spicchio della Capitale che merita di essere valorizzato. Credo inoltre che potrà contare sul parcheggio dei giardini del Quirinale». C'è un progetto di parcheggio al Quirinale? «Ho sentito parlare di un progetto legato alla realizzazione d un Piano urbano parcheggi a servizio della nuova Rinascente che dovrebbe sorgere proprio nei pressi dei giardini del Quirinale». Una bella comodità per un nuovo centro commerciale... «Sarebbe di certo una comodità per tutto il Centro storico. Credo che, nei limiti consentiti, progetti commerciali tesi a rivalutare intere aree siano i benvenuti. Nello stesso tempo si deve però avviare una seria e concreta "operazione parcheggi" che nessuna amministrazione, fino ad oggi, è riuscita a portare avanti». Il sindaco Alemanno, proprio qualche giorno fa, presentando alcune idee per la Roma del futuro ha ipotizzato la totale pedonalizzazione del Tridente. I commercianti, raggiunti da Il Tempo, erano divisi. I ristoratori dicevano «no», i negozianti «sì». Con quale delle due categorie si schiera? «Le ho già risposto. Prima dell'idea di pedonalizzare, su cui non ho nulla in contrario, bisogna pensare a costruire i parcheggi. Se i romani che scelgono di raggiungere il centro in auto sapessero dove parcheggiare sono convinto che i commercianti della zona non sarebbero contrari ad alcun tipo di pedonalizzazione». Sì, dunque, ad operazioni commerciali di alto livello purché si punti a riqualificare aree. «È così. Soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo. L'importante è far coincidere le esigenze della città, nel caso specifico del centro storico, con quelle dei privati che vi operano all'interno». Quando legge sui giornali la parola degrado, qual è la prima cosa che le viene in mente pensando al Centro storico? «I "vu' cumprà". Fanno più danno loro ai commercianti, che la crisi».

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