Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

San Lorenzo, desideri sotto il cielo d'agosto

Stelle

  • a
  • a
  • a

La tradizione le vuole screziare di luce il cielo della notte di San Lorenzo. Per ogni «stella cadente» avvistata consuetudine impone che si esprima un desiderio. Un tocco di poesia e fascino che la volta celeste ha sempre esercitato sugli uomini. In realtà la pioggia delle Perseidi si manifesta dalla fine di luglio e prosegue fino al 20 agosto. Il nome con cui gli astronomi le identificano deriva dalla costellazione di Perseo, da dove sembrano scaturire le loro tracce luminose. Mentre il nome più popolare di Lacrime di San Lorenzo «deriva dal fatto che nell'antichità il momento del picco era collocato intorno al 10 agosto ma - scrivono gli esperti - per effetto della precessione degli equinozi nel corso dei secoli l'evento si è spostato in avanti di due giorni». Quindi la notte migliore per ammirare le stelle cadenti nella Capitale e nell'hinterland, purché lontano da luci e smog, sarà tra nella notte tra l'11 e il 12 agosto, quando si potranno contare oltre cento meteore all'ora. Le previsioni scientifiche sono del Museo Astronomico del Planetario di Roma dove fanno sapere che «la visibilità sarà ottimale anche nelle notti successive, specialmente dopo la mezzanotte quando la Luna sarà tramontata, lasciando il cielo più scuro e libero per l'apparizione delle scie più deboli». Tuttavia, il massimo dell'attività è previsto, a causa dell'anno bisestile, alle 13,30 del 12 agosto. In pieno giorno. Le Perseidi derivano dalla costellazione di Perseo, e proprio là conviene volgere lo sguardo per avvistarne di più, puntando verso Nord-Est, a metà tra la costellazione di Cassiopea (a forma di W) e la brillante stella Mirfak di Perseo. Emozioni da vivere in un attimo, come le meteore nel loro rapido passaggio, alle quali il Planetario dedica il 9 agosto un suggestivo spettacolo dal nome «Quando cadono le stelle» di Stefano Giovanardi. Un evento che nelle intenzioni degli organizzatori dovrà rispondere a una domanda che l'uomo si è posto per secoli: da dove vengono e dove vanno a finire le stelle cadenti? Le risposte domenica prossima alle 21 e alle 22,30. In replica l'11 agosto alle 21, nell'ambito della rassegna Astrosummer 08. «Tutti questi appuntamenti figli di tradizioni popolari come le stelle di San Lorenzo diventano l'occasione per raccontare un evento scientifico in modo attraente, mai noioso o peggio accademico - dice il prof. Vincenzo Vomero, direttore dei Musei Scientifici capitolini - Ovviamente le nostre stelle cadenti sono sotto la cupola del Planetario, insieme a tutti i fenomeni della volta celeste che vengono spiegati ai visitatori. Con centomila ingressi l'anno il Planetario dell'Eur è nella hit dei luoghi più frequentati della capitale nonostante sia collocato all'Eur. Scienza mescolata a un ottimo stile narrativo è la formula vincente per stimolare la curiosità. «Con 68 spettacoli astronomici diversi - aggiunge il prof. Vomero - riusciamo a coinvolgere tanti giovani e a fare un ottimo lavoro se, come ha scritto una ragazza sul libro dei visitatori, "l'apertura serale del Planetario è un'alternativa al pub"». L'ingresso al museo è a pagamento e su prenotazione allo 060608 ma le agevolazioni sono tante, ad esempio come l'abbonamento a 4 diversi spettacoli astronomici al costo di 3, per capire un po' di più cosa c'è lassù. Tra le stelle e il cielo.

Dai blog