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Metà dei demolitori fuori dal Gra

L'incendio scoppiato nel demolitore di via dell'Almone

Su 130 uno solo è in regola. Vertice tra gli enti locali dopo l'incendio all'Appio

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L'inferno di fuoco divampato domenica scorsa nello sfasciacarrozze di via dell'Almone, quartiere Appio, ha innescato un'accelerazione all'accordo di programma tra Comune, Provincia e Regione del 14 marzo 2008. Un piano, confermato in buona parte ieri mattina nel vertice tra il subcommissario Pierluigi Di Palma e gli assessori all'Ambiente degli enti locali, che prevedeva il trasferimento delle imprese dal territorio di Roma Capitale a Osteria Nuova, Santa Palomba, via Aurelia-via Spezi. Sostituite invece le aree precedentemente identificate dell'Infernaccio e di via Prenestina, angolo via Palmiro Togliatti. «Per questi due siti che presentavano evidenti criticità – ha spiegato l'assessore regionale all'Ambiente Filiberto Zaratti – abbiamo individuato soluzioni alternative dove trasferire e riqualificare le attività. Aspettiamo solo ulteriori verifiche tecniche: tra una settimana annunceremo i nomi e definiremo il cronoprogramma». Tra le ipotesi di lavoro, una soluzione prevederebbe lo spostamento di 32 autodemolitori in zona Centrale del Latte, 13 in un sito vicino a Infernaccio-Muratella, ma lontano dalla riserva naturale, 9 a Osteria Nuova e 6 nel territorio dell'Acqua Acetosa. Poco meno della metà, quindi, troverebbero, grazie anche agli incentivi messi in campo dalle istituzioni, una collocazione alternativa entro l'anno. In attesa che lo stesso accada per tutti gli sfasciacarrozze presenti sul territorio capitolino (129 con autorizzazioni provvisorie, uno solo in regola, più una pletora di abusivi difficile da quantificare per un'attività di 130mila carcasse d'auto trattate all'anno). «Con l'attuazione del piano – ha spiegato il subcommissario Di Palma – resterebbero soltanto 90 aziende a operare nel settore, le altre si disperderebbero». Una riorganizzazione produttiva necessaria: «Non dimentichiamo – ha commentato l'assessore provinciale all'Ambiente Michele Civita – che le aziende riutilizzano macchine e riciclano i materiali di parte del parco automobilistico che gira in città, provincia e regione. Sono utili per l'ambiente e possono essere riorganizzati in maniera sicura». Garantiti dall'assessore capitolino Fabio De Lillo decoro e rispetto per l'ambiente: «Ci saranno capannoni chiusi dove i mezzi che contengono ancora oli e benzina verranno stoccati a norma di legge, barrieramenti fatti da piante e alberi. Le vecchie zone, vere e proprie discariche in piena città, penso alla Palmiro Togliatti, verranno bonificate con aree verdi fruibili dalla cittadinanza».

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