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Casilino 900, trovata l'area A settembre trasferimento

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«L'areadove spostare i nomadi del Casilino 900 è stata trovata. Verso settembre metà del campo, 300 persone, verrà spostato nella nuova collocazione. Il resto intorno febbraio 2010». Queste le parole dell'assessore comunale alle Politiche sociali, Sveva Belviso, chiamata d'urgenza dal Comitato di Quartiere Torre Spaccata a un'assemblea cittadina nella parrocchia di Santa Maria Regina Mundi. La Belviso ha annunciato anche la ripresa, per questa settimana, del servizio di sorveglianza 24 ore su 24 curato dall'VIII Gruppo della Municipale all'ingresso del grande campo nomadi. «Si è detto che il Casilino 900 andrà via e così sarà. Pochi mesi d'attesa sono nulla di fronte al forte disagio che la gente ha subito per trent'anni» sottolinea l'assessore. Totale riserbo sulla collocazione geografica del nuovo campo oggi in preparazione: nell'area potrebbero scatenarsi proteste dai quartieri vicini. All'assemblea anche il consigliere Marco Di Cosimo, presidente della commissione Urbanistica del Campidoglio. Tanta la gente nell'aula magna della parrocchia, spinta dal desiderio di poter respirare tranquillamente, di tenere le finestre di casa aperte senza temere le colonne di fumo nero e grasso dal Parco di Centocelle e dal Casilino 900. «Ci sono anche bambini con sofferenze polmonari - dice Lanfranco Pittiliani, residente in viale dei Romanisti, vicino la Palmiro Togliatti - A ogni fumata dal campo nomadi, mio nipote Sergio deve aspirare da un inalatore: un pediatra, con suo certificato medico, ci consiglia di farlo soggiornare in zone senza quei fumi. È incredibile che accada quasi ogni sera, sia che brucino cavi elettrici, che furgoni o auto rubate». «Ogni giorno scene assurde di illegalità dal Casilino 900 - dice Bruno Di Venuta presidente del CdQ - E poi l'invasione di viale Palmiro Togliatti da parte degli sfasciacarrozze, marciapiedi e sentieri ciclabili occupati da ferrivecchi, rottami, auto dei loro clienti, senza che siano multati almeno una volta. Infine, il traffico impazzito per colpa di quell'assurdo corridoio della mobilità, causa della moltiplicazione degli ingorghi e dei fumi di scarico». «Insisterò ancora in Comune perché quel corridoio sia smantellato - aggiunge il consigliere Di Cosimo - Se in Campidoglio non si agisse in fretta, mobiliterò i cittadini e ci penseremo noi. Il corridoio della mobilità andava fatto nell'area centrale della Togliatti, come da progetto originario».

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