Rubava alle Poste, dipendente reintegrata
Loha deciso la sezione lavoro della Corte d'appello la quale - informa l'avvocato Gianluca Arrighi, legale della donna - ha annullato il licenziamento e condannato le Poste Italiane non solo al reintegro, ma anche al pagamento delle retribuzioni globali mensili maturate dal giorno del licenziamento fino all'effettiva reintegra. La donna era stata licenziata in tronco e il Tribunale aveva ritenuto legittima la decisione perché Botta si sarebbe appropriata del denaro in modo lucido e consapevole. Una perizia psichiatrica ha invece dimostrato che la donna, al momento dei fatti, era affetta da un disturbo ossessivo compulsivo.
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