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Commercio, presto un piano urbanistico

Negozi lungo i Portici Comunali

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Roma avrà il suo piano urbanistico commerciale e una prima bozza, realizzata di concerto anche con le associazioni di categoria, sarà pronta per il prossimo novembre. Lo ha annunciato ieri il sindaco Gianni Alemanno all'assemblea generale della Confesercenti, che ha decretato anche l'elezione del suo attuale segretario, Valter Giammaria, a presidente di Confesercenti Roma e Lazio. La Capitale avrà dunque lo strumento che permetterà un nuovo equilibrio sul territorio tra grande e piccola distribuzione, sancendo il rispetto delle regole in alternativa a tanti anni di deleghe per costruire, concessioni straordinarie, condoni.  È la notizia che i commercianti, specie quelli piccoli, aspettavano da tempo. E per questo accolta da un lungo applauso della platea di Confesercenti che ha visto la presenza di diversi assessori regionali, comunali e provinciali, del presidente della Camera di Commercio, Andrea Mondello, del presidente di Confcommercio, Cesare Pambianchi, e naturalmente dei tre leader delle istituzioni locali, Comune, Regione e Provincia, vale a dire Alemanno, Marrazzo e Zingaretti. Il sindaco parla chiaro: «Le centralità urbanistiche del piano regolatore generale di Roma prevedono troppe aree commerciali e questo rappresenta una minaccia incombente che dobbiamo sventare per ritrovare un equilibrio tra grande e piccola distribuzione». La priorità è dunque «recuperare principi e regole che suppliscano a scelte nazionali di una deregulation che, se in passato ha aperto nuovi mercati, ha prodotto anche difficoltà». Quelle ben note a Giammaria che nella sua relazione introduttiva ha ricordato, partendo dalla migliaia di chiusure delle piccole attività per «colpa» di un eccesso di centri commerciali e outlet; della conseguente crisi occupazionale nel settore; della diffusione dell'abusivismo e contraffazione; dei canoni di affitto alle stelle per le piccole attività commerciali. Il neo presidente della Confesercenti spinge perché ci sia un piano di azione locale per lo sviluppo delle Pmi, che definisca anche ulteriori interventi urgenti per superare l'attuale crisi. Un appello accolto sia da Alemanno che si dà come obiettivo: «Roma, prima città italiana ad uscire dalla crisi», sia dal presidente Zingaretti: «Se lavoriamo uniti e insieme, creando un nuovo modello di sviluppo, possiamo farcela». Per Marrazzo la Regione ha già avviato politiche di contrasto alla crisi, restituendo un ruolo centrale a Banca Impresa Lazio per il problema dell'accesso al credito e investendo in opere pubbliche per completare la realizzazione di infrastrutture che il territorio attende da anni. Ma si pensa anche e soprattutto al futuro con la realizzazione degli aeroporti di Viterbo e Frosinone e il grande progetto di navigabilità sul Tevere, legato anche al rilancio dei porti commerciali e croceristici di Fiumicino e Civitavecchia. Non da ultimo il rilancio della Fiera di Roma per il quale, spiega Marrazzo, «la Regione tornerà ad essere protagonista accanto al Comune e alla Camera di Commercio». Una nota dolente viene dal settore turistico ed è «suonata» dal presidente Mondello: «Su questo fronte non vedo idee innovative che servirebbero in questo momento di crisi economica». Il turismo è tra i settori di eccellenza della Capitale, ma è anche quello che soffre di più, incalza Mondello, in questo momento di difficoltà. Per questo il presidente della CCIAA considera positiva la nomina di un ministro del turismo che di fatto contribuisce a «reare intese tra Regioni e Stato per il rilancio del comparto».

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