Parcheggiatori abusivi in Tribunale

Posteggiatoriabusivi, davanti al Tribunale sono liberi di «lavorare». A pochi metri dal luogo dove la parola d'ordine è legalità, ogni giorno i parcheggiatori riescono invece ad estorcere tranquillamente denaro agli automobilisti. All'interno del palazzo di Giustizia si portano avanti inchieste e processi, ma all'esterno gli irregolari sono liberi di portare avanti la loro attività irregolare. Basta infatti uscire dal Tribunale e ci si trova in mezzo all'illegalità. Proprio a pochi passi da uno dei luoghi più blindati della Capitale ci sono addirittura parcheggiatori abusivi che lavorano lì da anni. I professionisti che ogni giorno lavorano nel palazzo di Giustizia ad alcuni abusivi lasciano anche le chiavi della vettura, sicuri di non correre rischi: si fidano degli abusivi. Alle 8,30 il parcheggio di piazzale Clodio è già preso d'assalto dai frequentatori degli uffici giudiziari, dagli avvocati ai cittadini convocati in Tribunale. E insieme a loro i parcheggiatori abusivi, che chiedono almeno due euro per lasciare la macchina nell'area di sosta. Se un automobilista si permette di rifiutarsi, le reazioni possono essere almeno due: o si rischia di trovare la vettura danneggiata, oppure si viene insultati. «Ao', siete tutti uguali, che voj venì a rubà a casa de' ladri? Eh, guarda che mica so' cretino, io t'aspetto qui, tanto so chi sei, vojo i sordi appena torni». La stessa situazione di illegalità si trova alle spalle di piazzale Clodio, in via Varisco. Qui il parcheggio in doppia fila è all'ordine del giorno e a gestire la sosta sono anche in questo caso posteggiatori abusivi. In questa strada, a differenza di piazzale Clodio, tutti gli automobilisti che parcheggiano la vettura in seconda fila lasciano le chiavi all'abusivo, consegnandogli almeno cinque euro, certi di non correre nessun rischio: in tanti anni di «lavoro» non è mai accaduto nulla a nessun «cliente amico» del posteggiatore illegale.