Alemanno-Ciocchetti, prove di un'intesa sempre più vicina
Masi sa, a volte sono proprio i dettagli a determinare l'esito di un'alleanza politica. Dettagli che sarebbero all'odine dei lavori di un imminente incontro tra il sindaco Alemanno e il segretario romano dell'Udc, Luciano Chiocchetti. Sul tavolo diversi, strategici punti. Il punto di partenza per una dialogo tra i due ex alleati sarebbe la «rinascita» del gruppo capitolino dei centristi, sparito dal passaggio al Pdl dell'unico consigliere eletto, Dino Gasperini. Tornando in aula, l'Udc acquisterebbe un peso ben diverso nella politica cittadina. Il «passaggio» indicato sarebbe quello del consigliere del Pd, Alessandro Onorato. I più informati a palazzo Senatorio darebbero infatti il passaggio dal Pd all'Udc del consigliere capitolino già sicuro. «Questione di giorni», si sussurra tra la buvette e l'aula consiliare. E c'è pure chi giura che quello di Onorato sarebbe solo il primo passaggio di una serie che vede già da tempo una parte dei consiglieri dell'ex Margherita, soprattutto in quota Rutelli, insofferenti alle maglie del Partito democratico. La partita però è più complessa. Non a caso, nella rosa dei nomi per la successione dell'Ad di Acea, Andrea Mangoni, spunta anche quello di Marco Staderini, noto esponente proprio dell'Udc. Al di là della indiscussa professionalità del soggetto, una scelta in questa direzione implicherebbe un accordo ben più ampio. Del resto, sono mesi che diversi esponenti del Pdl, come il coordinatore regionale di Fi, Alfredo Pallone, il deputato di An, Francesco Aracri e lo stesso Alemanno, starebbero lavorando per ricucire i rapporti con gli «ex» alleati e per far rientrare l'Udc nel centrodestra. L'obiettivo sono ovviamente le elezioni regionali del 2010, dove l'alleanza con l'Udc quasi certamente farà la differenza. Un particolare che fa sostanza. E che ben varrebbe la posizione numero due di piazzale Ostiense. Diverso invece il sempre più probabile rientro dell'Udc tra gli scranni capitolini che potrebbe avvenire indipendentemte dallo schema delle alleanze e anzi, potrebbe ben rappresentare un ponte non solo verso altri consiglieri Pd, ma un laboratorio politico per la costituzione di quel «terzo polo» centrista e moderato che potrebbe stravolgere ancora la compagine politica, non solo capitolina. Del resto l'aula Giulio Cesare svolge da almeno un ventennio quel ruolo di laboratorio politico dal quale sono nate esperienze come l'Ulivo da una parte e la «cabina di regia unificata» di An e Fi dall'altra. E forse proprio da qui ripartirà un nuovo progetto politico che vede l'Udc al fianco di Alemanno. Sus. Nov.