Elezioni Campania, “nessuna lista del presidente”. Prime scintille tra Conte e Fico
Non basta Vincenzo De Luca. L’aspirante governatore della Campania, Roberto Fico ha un nuovo e inatteso problema: Giuseppe Conte. Il leader del Movimento 5 Stelle chiede all’ex presidente della Camera di non presentare "una lista del presidente" per non indebolire la compagine pentastellata. Una richiesta, d’altronde, giusta per una forza che deve misurarsi nella sua storica roccaforte. Peccato, però, che tale decisione vada tutta a discapito dell’ex presidente della Camera, che ha bisogno di più spazi possibili per piazzare tutti quegli esponenti della società civile a cui non entusiasma l’idea di ritrovarsi sotto l’ennesimo simbolo. Ecco perché quello che, all’apparenza, sembrava un matrimonio da nozze d’oro potrebbe rivelarsi complicato sin dal principio.
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Più di qualche malpensante ha già iniziato a dire: non è che il furbo avvocato di Volturara Appula si sia battuto per candidare l’ex presidente della Camera e cuocerlo con la propria acqua, proprio come si fa col polpo nei migliori ristoranti della Costiera Amalfitana. Tutti sanno, d’altronde, che non sarà facile battere la destra con un De Luca a mezzo servizio (non potendosi più ricandidare il presidente uscente a causa della famosa regola del doppio mandato). Lo stesso rapporto tra il grillino della prima ora e quello "sceriffo", con cui se ne sono dette di cotte e di crude, non è ancora "idilliaco", come invece millantano i vertici della sinistra. Basta, d’altronde, leggere le recenti cronache per capirlo. Non usa, d’altronde, molti giri di parole l’ex sindaco di Salerno, quando in occasione dell’inaugurazione della nuova sede di Ance Aies, nella sua città, dice a chi dovrebbe succedergli: «O vanno avanti i progetti o va indietro il candidato». Un chiaro avvertimento non solo per l’aspirante presidente, ma anche per la segretaria del Pd.
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Qualora Elly Schlein non dovesse farsi carico delle istanze provenienti dal "vicerè dei lanciafiamme", nulla può essere escluso. De Luca, a tal proposito, ha già inviato un chiaro messaggio al Nazareno o meglio una richiesta che comprende l’indiscusso appoggio per la segretaria al rampollo di casa Piero e almeno un assessorato (quello alla Salute e probabilmente anche la vicepresidenza). Non è da escludere che il governatore per pesarsi e avere quanto desiderato possa addirittura pensare di far comparire il suo nome in lista, magari in una civica o peggio in una compagine targata Pd, probabilmente per sminuire quegli uomini di Elly che, ancora oggi, non rinunciano a criticarlo. Ecco perché Fico si aspettava nel giorno di San Gennaro un altro miracolo. In questo caso, però, è tutto da rinviare, considerando che Vincenzo e Roberto non si ancora né parlati, né salutati.
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