Guerra in Ucraina, Cirielli minimizza: “Nessuna crisi diplomatica tra Italia e Francia”
"Io credo che l'episodio vada minimizzato, sinceramente". Così Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri ed esponente di Fratelli d'Italia, commenta al Corriere della Sera le parole rivolte dal vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini al presidente francese Emmanuel Macron. "Diciamo le cose come stanno. Come è logico, nel nostro Paese la politica estera la fanno quasi esclusivamente il presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri. Sono loro a dettare la linea sui temi internazionali. Ha parlato il ministro Antonio Tajani per dare la nostra posizione, sarebbe stato diverso se quelle frasi le avesse dette Giorgia Meloni. Bisogna saper distinguere. Questa non è una crisi diplomatica".
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Cirielli ricorda poi al quotidiano le "uscite pesanti del leader del partito di Macron o dell'allora ministro degli Interni, oggi della Giustizia. Noi ci irritammo, come stavolta hanno fatto loro, protestammo, poi tutto finì lì. Tajani disertò un vertice, ma 20 giorni dopo ci fu il bilaterale Macron-Meloni. Perché la verità è un'altra. Italia e Francia sono Paesi amici, agiscono spesso di concerto, sono anche legati da un importante trattato. Non si rovinano certo rapporti di questa importanza per frasi poco diplomatiche di qualche esponente di governo. In questi casi accade che di fronte a uscite pesanti si facciano doglianze, si ricevano spiegazioni e la questione si chiude. Bisogna anche capire il contesto”.
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