Coop nazionale blocca il boicottaggio dei prodotti israeliani: "Non spetta alle imprese"
Nessun boicottaggio dei prodotti di Israele è legittimo. Lo ha deciso la Coop nazionale dopo che, nei giorni scorsi, alcune filiali hanno comunicato la volontà di togliere dagli scaffali dei supermercati merce proveniente dallo Stato ebraico. Decidere di escludere Israele dal mercato "non spetta alle imprese" ma "ai soci e ai consumatori che rappresentano valori, opinioni e sensibilità inevitabilmente diverse e tutte ugualmente rispettabili", ha sottolineato la direzione nazionale in un comunicato ufficiale. Il sistema di cooperative italiane internazionali ha voluto così ristabilite le priorità e chiarire che i singoli punti vendita non possono prendere posizioni politiche.
A Sesto Fiorentino le farmacie boicottano i prodotti israeliani. La ribellione: “Odore di antisemitismo”
"Israele non fa eccezione alla policy di Coop nazionale come è stato ribadito nella riunione della Presidenza di Ancc, l'associazione nazionale che rappresenta 72 cooperative di consumatori in Italia", si legge nel comunicato stampa, diffuso con l'intento di arginare le polemiche balzate agli onori di cronaca nell'ultimo periodo. Una precisazione che non ha soddisfatto Walter Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano. "La dichiarazione diffusa in queste ore non sana un’azione dal sapore inequivocabilmente antisemita che rimarrà come una macchia nella storia delle cooperative i cui vertici sono moralmente corresponsabili della diffusione di un sentimento di odio contro gli ebrei", ha dichiarato in una nota.
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