
Ilaria Salis, altra batosta dall'Ue: bocciato il blitz anti Albania

Ilaria Salis è in attesa di sapere se perderà l’immunità da europarlamentare e tornare sotto processo in Ungheria. Il voto in commissione Juri è atteso il 24 giugno e lei parla già di «persecuzione» nei suoi confronti. Nel frattempo si concede una battaglia contro il governo italiano. In particolare, mette nel mirino i centri per migranti in Albania. Lo fa presentando un emendamento insieme allo spagnolo Pernando Barrena Arza che ha come obiettivo la bocciatura europea del modello Roma-Tirana. Ad essere bocciato, però, è proprio l’emendamento dell’eurodeputata di Avs, respinto a larga maggioranza insieme a quello dei Verdi, dello stesso tenore e anch’esso sostenuto da Salis.
Lo scontro si consuma nella commissione Affari Esteri dell’europarlamento dove si discute in merito alla relazione annuale sui progressi dell’Albania verso l’adesione all’Ue. Il testo riconosce l’impegno costante del Paese, l’allineamento alla politica estera e di sicurezza dell’Ue e l’ampio sostegno popolare al percorso di adesione. È in questo contesto che Salis prova il suo blitz. «L’accordo tra Italia e Albania - scrive Salis - è stato ripetutamente contestato sul piano giuridico», motivo per cui si ravvisa la «necessità che gli Stati membri si conformino pienamente al diritto dell’Ue e alle sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea». Chiede anche di «respingere qualsiasi proposta di esternalizzazione delle procedure di asilo a paesi terzi che comprometta il diritto fondamentale di chiedere asilo entro il territorio dell’Ue e violi sia il diritto dell’Ue sia il diritto internazionale». Tradotto: guai a replicare il modello Albania in altri Paesi terzi come vuole fare già un nutrito gruppo di Stati. Alla fine la relazione sull’Albania è passata a larga maggioranza (57 voti favorevoli, 11 contrari e 6 astensioni), mentre i due emendamenti contrari all’accordo bilaterale tra Italia e Albania sono stati rigettati a maggioranza con le sinistre che sono andate sotto.
«È stato affossato il tentativo di colpire il governo italiano e l’Italia», è il commento dell’eurodeputato di FdI Alberico Gambino, vicepresidente della commissione Afet, relatore ombra del testo per il Gruppo ECR, il quale sottolinea anche come la «relazione sull’Albania approvata è un buon test e rispecchia la realtà. Durante la missione del Parlamento Europeo abbiamo potuto apprezzare i progressi del Paese nel percorso di riforme, che lo avvicina sempre di più all’obbiettivo di ingresso nell’Unione Europea. Per questo motivo, è necessario garantire ancora tempi certi per il processo di allargamento, anche in virtù del ruolo strategico che giocano i Balcani occidentali nelle gestione dell’immigrazione».
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