
Avs in frantumi sul voto per von der Leyen. Subito una spaccatura tra Marino e Salis

Dura poco l’Alleanza tra Sinistra Italiana ed Europa Verde in Europa. Il cartello Avs si è già spaccato sul voto per un mandato bis di Ursula von der Leyen, con quattro dei sei eletti che voteranno a favore della presidente uscente della Commissione europea, mentre due diranno no. A raccontare lo scenario è Repubblica, che spiega che Ignazio Marino, Leoluca Orlando, Benedetta Scuderi e Cristina Guarda, che hanno scelto il gruppo Greens, faranno parte della nuova maggioranza continentale dopo gli incontri tra i leader e la stessa von der Leyen, che ha fatto loro delle promesse pur di trovare dei voti ed evitare colpi di scena al momento del voto. Mimmo Lucano e Ilaria Salis, che si sono iscritti al gruppo The Left e sono stati eletti in quota SI, il partito di Nicola Fratoianni, voteranno invece contro von der Leyen.
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“In altri tempi, una spaccatura del genere avrebbe provocato sconquassi. Non in questi. Il progetto politico di Alleanza verdi sinistra andrà avanti comunque. La contraddizione è quella di una lista che ha raccolto i voti per poi fare delle scelte diverse su un passaggio così delicato. Nonostante l'alleanza strutturale tra Si e Ev, non esiste un organo politico di compensazione, per così dire, tra le due forze”, scrive il quotidiano.
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Che riferisce poi dei mal di pancia interni ad Avs. “Ci saremmo aspettati, oltre a un confronto più coordinato, almeno un'astensione dei colleghi nel gruppo Greens”, filtra da Sinistra Italiana. Con Angelo Bonelli, leader verde, che già aveva fatto capire l’antifona domenica: “I nostri voti sarebbero stati necessari per evitare uno spostamento della maggioranza a destra, la peggiore destra che abbiamo mai avuto in Europa. Penso che di fronte a questo rischio non possiamo rimanere indifferenti. La posizione che assumo, dopo averne parlato con gli europarlamentari, è la seguente, un sì condizionato per von der Leyen a vari punti”. Intanto lo strappo resta: un’alleanza che si divide su un voto così cruciale è davvero rispettosa del mandato degli elettori?
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