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Pd, Schlein rompe gli indugi e si candida. Terremoto tra le donne dem

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Terza in lista in tutti i collegi. È questa la decisione che Elly Schlein è pronta a prendere, secondo quanto racconta Repubblica, in vista delle elezioni Europee di giugno. “Quotazioni alte” per questo scenario, che andrebbe a penalizzare le donne del Partito democratico che attualmente siedono nell’europarlamento. Al momento del voto si possono infatti esprimere fino a tre preferenze, ma a condizione dell’alternanza di genere. “Se effettivamente il Pd sceglierà delle donne come capoliste in tutte le circoscrizioni, e se Schlein correrà, giocoforza il grosso delle preferenze finirà alla capolista e alla segretaria. Tagliando fuori le altre donne e favorendo candidati uomini”, l’analisi del quotidiano di Largo Fochetti.

 

 

Ed ecco un elenco di chi ha mal di pancia per le mosse di Schlein: Pina Picierno, Alessandra Moretti, Irene Tinagli, Patrizia Toia e Elisabetta Gualmini, solo per fare alcuni nomi. Ma Schlein va avanti per la sua strada, conscia che il gruppo Pd a Bruxelles è stato distante dalle posizioni volute dal nuovo corso, con diverse liti sui più svariati temi. “Menomale che è una leader femminista…”, lo sfogo di una persona che rischia la mancata rielezione.

 

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