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Santoro, Cacciari stronca il "movimentino locale": "Cosa vuoi che conti"

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"L'Italia, l'Europa e le guerre senza uscita": questo l'argomento che Lilli Gruber ha lanciato sul tavolo del dibattito ieri sera. A Otto e mezzo, il programma di politica e di attualità che va in onda tutte le sere su La7, la conduttrice ha cercato di fare il punto sui conflitti che stanno mettendo in ginocchio intere popolazioni e sulle ripercussioni che essi hanno sui Paesi non coinvolti direttamente. Prima la guerra in Ucraina, ora quella a Gaza. Dopo una breve analisi degli sviluppi, il focus è stato spostato sul ruolo della politica e, in particolar modo, su Michele Santoro, che ha presentato la lista "Pace, terra, dignità" con cui si candiderà alle Europee. 

 

 

"Ci sarà Santoro, il Movimento 5 Stelle ha votato contro le armi. C'è qualcosa che si vede": queste le parole di Paolo Mieli sulla possibilità di una tregua e di un cambio di passo. Intervento che però non è stato condiviso da Massimo Cacciari, che ha preso la parola e ha detto: "Ma dai! Non è quello il ragionamento. Figurati se ci si misura sulla presenza di Santoro o altri. Con tutto il bene che gli voglio...": così ha esordito il saggista. "Il problema che ponevo io è un altro: ci deve essere un'attenzione, una mobilitazione interna alle forze politica per un discorso realistico di prospettiva di pace. Non propaganda pacifista. I governi, l'Europa dovrebbe esserci. Non il movimentino locale. Cosa vuoi che conti", ha aggiunto. 

 

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