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Elezioni Sardegna, ritardi nello spoglio e "tagliola delle 19": gli scenari

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Dalla chiusura dei seggi elettorali in Sardegna, rispetto alla tabella di marcia, lo spoglio procede con netto ritardo. Nessun exit poll è stato diffuso e, come si dice, il tempo è tiranno. I presidenti e gli scrutatori dell'isola, devono cercare di evitare la "tagliola" delle 19. Di cosa si tratta? In base alla legge della Regione Sardegna, lo spoglio delle schede elettorali ha un timing che impone l'obbligo di terminare 12 ore dopo l'inizio. Intanto, sembra che alla conclusione delle operazioni di voto per l’elezione del presidente della Regione e per il XVII Consiglio Regionale della Sardegna, hanno votato, nelle 1884 sezioni, 758.252 elettori che rappresentano il 52,4% degli aventi diritto. Il corpo elettorale, ripartito nei 377 comuni dell’isola e nelle 1884 sezioni del territorio regionale, è di 1.447.753 elettori, di cui 709.837 uomini e 737.916 donne; l’età media degli elettori è di 54,2 anni.

 

 

Tornando alla "tagliola", va chiarito che, se non venisse rispettato il tempo stabilito, oltre a rinviare i festeggiamenti del candidato vincitore, il conteggio in loco verrebbe invalidato, le schede sigillate e le urne trasferite negli uffici elettorali di circoscrizione. A quel punto, i verbali dovrebbero venir inviati alla Corte d'Appello di Cagliari e i tempi per la proclamazione del nuovo governatore della Sardegna diventerebbero più lunghi. Che vuol dire? In altre parole, significherebbe rischiare che la comunicazione dei risultati potrebbe slittare anche di un mese, come accaduto alle elezioni del 2019. Cosa ha provocato questo sostanziale ritardo? Il motivo non è ben chiaro. Si vocifera di questioni organizzative nei singoli seggi ma si escludono incidenti nello spoglio. 

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