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Agricoltori, accordo nel governo sui trattori. Estesa l'esenzione Irpef

Edoardo Romagnoli
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Alla fine il tavolo tecnico fra le associazioni e il governo, chiesto da Riscatto agricolo, è stato istituito e già ci sono i primi risultati. «Il ministro Giancarlo Giorgetti e il vice ministro Maurizio Leo, in stretto contatto con il ministro Francesco Lollobrigida, stanno predisponendo un emendamento governativo sulla problematica dell’Irpef» riferiscono fonti parlamentari. «Una norma - si spiega - che prevede, oltre alla franchigia per esentare dal pagamento i redditi agrari e dominicali fino a 10mila euro, anche una riduzione del 50% dell’importo da pagare per i redditi tra i 10mila e i 15mila euro. Una norma che riguarderebbe solo gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti in forma individuale o in società semplice». Una dimostrazione «dell’impegno massimo del governo Meloni e della vicinanza agli agricoltori in questi 16 mesi», si rimarca. Interventi che l’esecutivo vorrebbe far diventare strutturali e non solo una misura spot.

 

 

Giorgia Meloni ha sottolineato come «quello che oggi gli agricoltori chiedono sono le posizioni che il governo italiano ha tenuto in Europa su molti dossier, in alcuni casi anche vincendo, come sui fitofarmaci. Credo che a livello nazionale si veda che abbiamo investito molto nel settore, le risorse sono aumentate, abbiamo portato da 5 a 8 miliardi i fondi del Pnrr, facciamo del nostro meglio, ma chiaramente l’Europa da questo punto di vista è dirimente». Dalla Lega esprimono soddisfazione «per la determinazione del governo a rivedere il provvedimento sull’Irpef, così come richiesto sin dalla scorsa settimana da Matteo Salvini». Ma il Carroccio rilancia con una serie di proposte emerse durante un vertice di partito organizzato dal ministro dei Trasporti nella giornata di ieri. Incrementare l’esenzione Irpef sopra i 10mila euro, approvare la proposta della Lega sul controllo dei prezzi e costi di produzione, accelerare i provvedimenti per limitare i danni provocati dalla fauna selvatica. Sono solo alcune delle proposte emerse durante il confronto fra i dirigenti del partito per parlare del dossier-agricoltura. Nell’occasione il Carroccio ha ribadito la netta contrarietà ai negoziati dell’Europa con il Sudamerica. Il partito di via Bellerio avrebbe voluto un’esenzione fino a 30mila euro e il senatore leghista Gian Marco Centinaio ha voluto sottolineare che «se pensiamo di risolverla con 4 soldi da qui alle europee, forse non abbiamo capito quali problemi il mondo agricolo sta vivendo».

 

 

Alle parole del Carroccio ha replicato il ministro per i Rapporti col Parlamento Luca Ciriani: «Capisco la campagna elettorale, capisco le fibrillazioni quasi fisiologiche non mi scandalizzo. Ma dico: attenzione, saremo giudicati anche dalla capacità di essere un governo che lavora insieme e condivide successi e difficoltà». Per il vicepremier Tajani già «con la soglia dei 10mila euro (di esenzione Irpef, ndr.) viene esentato di fatto quasi l’80% delle aziende agricole, quindi è già un risultato molto importante». Una percentuale di esentati che secondo Ciriani sarebbe molto più alta e coprirebbe il 94% degli agricoltori. Insomma, nonostante le europee e le conseguenti «pulsioni», il governo ha provato a dare una prima risposta che sembra aver messo tutti d’accordo. Gli agricoltori però non si vogliono fermare e la lista delle richieste è ancora lunga.

 

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