Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Israele, grillini choc in Aula: "Occupazione illegale dei territori"

Esplora:

Pietro De Leo
  • a
  • a
  • a

Il Movimento 5 Stelle sceglie il frontale contro Israele, nel dibattito intorno alla crisi medio orientale. Sulle mozioni in tema, ieri, è intervenuta la deputata Stefania Ascari che, dopo una premessa di condanna all'aggressione di Hamas del 7 ottobre scorso, si lancia in una prolusione totalmente anti-isrealiana. «La carneficina di Gaza non c'entra nulla con la lotta al terrorismo». E ancora: «Il terrorismo si combatte combattendo le sue cause», che si collocano nell'«occupazione illegale di territori altrui da parte di Israele». E ancora, sottolinea la deputata, «sei palestinesi fossero stati trattati come esseri umani, se hanno delle normali prospettive di vita, Hamas non avrebbe avuto il successo che ha avuto». E ancora accusa Israele di godere di «impunità» e l'Occidente di avere due pesi e due misure, «un doppio standard» al cospetto di quella guerra, non provando alcuna pietà per i morti palestinesi. Insomma, fatta salva la premessa che stante le successive argomentazioni appare più che altro come una formalità, quel che appare dall'intervento è un'incolpazione continua di Israele, dipinta come carnefice. Un saggio di pregiudizio anti-israeliano e anti occidentale. Il perché è presto spiegato.

 

 

Non c'è alcun doppio standard nell'approccio occidentale alla tragedia mediorientale e alle degenerazioni della reazione palestinese. Sia dagli Stati Uniti che dall'Unione Europea in tutti questi mesi sono arrivate pressioni costanti presso il governo di Tel Aviv affinché gli effetti del contratto sui civili fossero i più contenuti possibili. E non sono mancate critiche all'indirizzo di Netanyahu di fronte al fatto che ciò non è avvenuto. Sostenere che il terrorismo proliferi per «l'occupazione illegale di territori altrui da parte di Israele» significa non aver chiaro il fondamento di esistenza di Hamas, che è scritto nel suo statuto: cancellare lo Stato di Israele. In tutto l'intervento della deputata, poi, non è stato evidenziato un altro, terribile aspetto della crisi medio orientale, in questa come nelle fasi precedenti, ovvero che Hamas utilizza la popolazione civile come uno scudo umano. D'altronde, quell' «abbiamo bisogno del vostro sangue» lanciato come appello da uno dei maggiorinti di Hamas, Ismail Hanyeh, non è altro che un invito al martirio (altrui, visto che egli da circa cinque anni vive comodamente a Doha, in Qatar), a conferma di quanto è chiaro a tutti (o quasi) ovvero l'utilizzo del sangue del proprio popolo come uno strumento politico-mediatico per condizionare governi, organizzazioni internazionali, opinione pubblica.

 

 

Poi c'è un altro tema, riguardante l'adesione dei giovani generazioni palestinesi ad Hamas. È vero che odio chiama odio, è incontestabile. Ma è altrettanto vero che da anni i piccoli palestinesi vengono educati, nelle scuole della Striscia di Gaza dove si radica il dominio politico di Hamas ma anche in Cisgiordania dove governa Fatah, all'odio anti ebraico, attraverso libri di testo, fumetti, e persino cartoni animati. Con un approccio ideologico alle cose, qualche partito Occidentale non rende un buon servizio alla ricerca della Pace. Per quanto, in qualche caso, certe posizioni sono prevedibili. Qualche mese fa, infatti, la deputata Ascari ha partecipato a Malmo, in Svezia, ad un convegno organizzato da un'associazione guidata da Amin Abu Rashed, reputato l'emissario di Hamas in Europa. Un'iniziativa che, sia in Svezia che qui da noi, aveva suscitato un mare di polemiche.

Dai blog