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Ocse, il solito ritornello horror sul debito: “Tassate case e pensioni”

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Christian Campigli
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Il sogno a luci rosse della sinistra. Una ricetta horror per distruggere quel che resta della borghesia produttiva italiana, classe sociale, da sempre, detestata dai nipotini di Carlo Marx. La volontà malsana di massacrare chi, dopo anni di sacrifici, è riuscito a risparmiare qualche spicciolo o ad acquistare un piccolo appartamento da mettere a reddito. Trasferire la pressione fiscale dal lavoro al patrimonio, ridurre le pensioni dei redditi più elevati, consolidare i conti pubblici, facendo particolare attenzione al debito. Sono alcune delle raccomandazioni che l’Ocse, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ha inviato all’Italia nell’ultimo rapporto dedicato al nostro Paese. «Lo spostamento dell'imposizione dal lavoro alle successioni e ai beni immobili renderebbe il mix fiscale più favorevole alla crescita, consentendo al contempo di incrementare le entrate. È inoltre necessario contrastare con fermezza l'evasione fiscale».

 

 

E dopo case ed eredità, non poteva mancare un colpo di mannaia anche al sistema previdenziale. «Riducendo la generosità delle pensioni per le famiglie a reddito più elevato, si potrebbe inoltre limitare l'incremento della spesa, mantenendo allo stesso tempo adeguati servizi pubblici e protezione sociale. Vi è inoltre la necessità di eliminare gradualmente i regimi di pensionamento anticipato». Ovviamente non era pensabile non toccare uno dei temi preferiti dai fan dell'austerity. «Viste le forti pressioni sul bilancio all'orizzonte, occorrono riforme fiscali e della spesa per contribuire a portare il debito su un percorso più prudente. In assenza di variazioni delle politiche, il rapporto debito/Pil andrà ad aumentare. È opportuno riportare il rapporto debito/Pil su un percorso più prudente, sostenere i costi futuri e rispettare le regole fiscali europee, sarà necessario un duraturo aggiustamento di bilancio».

 

 

L’organizzazione che ha sede a Parigi ha inoltre delineato il presente ed ha ipotizzato l'immediato futuro del nostro Paese. «L'attività economica ha superato bene le crisi recenti, ma la crescita sta attualmente rallentando in un contesto di irrigidimento delle condizioni finanziarie. Visto l'elevato livello del debito pubblico, occorre consolidare le finanze pubbliche». Idee e valutazioni che hanno fatto esultare la sinistra, pronta a trasformarsi in ultras da curva quando si tratta di bastonare gli Italiani. «La soluzione è quella di tassare i grandi patrimoni e lavorare a riforme fiscali mirate per ridurre il debito pubblico e stabilizzare la nostra economia. È necessario agire subito attraverso un contributo di solidarietà e una tassazione equa dei grandi patrimoni – ha sottolineato il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli -. Solo così è possibile garantire uno sviluppo sostenibile e inclusivo senza tagli alla spesa pubblica come sanità pubblica, scuola e ricerca, trasporti e servizi sociali. Per sostenere e una transizione ecologica che sia socialmente desiderabile e sostenibile». Pronta la replica della deputata di Fratelli d'Italia, Ylenja Lucaselli. «Dall’Ocse arriva l'ennesimo suggerimento ad alzare le tasse sugli immobili degli Italiani. Una iniziativa che il centrodestra non raccoglie né raccoglierà. Per il governo Meloni il risparmio privato degli italiani, generato da anni di sacrifici, è un valore da difendere e non un bersaglio fiscale».

 

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