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Carola Rackete scende in politica. E si aggrappa alla leggenda dell'Araba Fenice

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E' ufficiale. Carola Rackete, ex comandante della nave Sea Watch 3 e icona della sinistra immigrazionista, si lancia nel mondo della politica. Una svolta, questa, di cui si parlava già da tempo. "Sento di non avere altra scelta che impegnarmi nella politica. È il momento giusto", ha dichiarato in un'intervista concessa al Guardian. Poi, nessun colpo di scena, l'ingegnere 35enne è tornata a gridare all'oggi tanto di moda "pericolo nero": "Vogliamo che coloro che sono a favore dei diritti umani e della giustizia climatica siano in maggioranza, o lasceremo la decisione alla destra e ai fascisti? È una domanda abbastanza semplice che dobbiamo farci". La paladina delle Ong, che, piuttosto che sostenere politiche per far fronte alla scarsa natalità, sostiene che vadano resi liberi gli sbarchi dei migranti nei nostri Paesi, scende in campo con Die Linke, un partito di estrema sinistra. 

 

 

Lo schieramento di cui Carola Rackete ha deciso di diventare parte è ora in crisi. Come ricorda un articolo de La Stampa, Sahra Wagenknecht, il membro più importante ed ex leader del gruppo parlamentare, si è dimessa per formare il suo nuovo partito e ha portato con sè nove parlamentari. L'ex comandante della nave Sea Watch 3, che per una scelta del partito rimarrà indipendente, ha detto: "Quando si sono avvicinati a me era abbastanza chiaro che il partito si sarebbe diviso. Vedo questa come un’opportunità per impostarlo su un percorso nuovo e chiaro, attirare nuovi membri, abbandonare definitivamente la retorica nazionalista e trasformarlo in un solido luogo di organizzazione per la sinistra progressista. Mi piace l'immagine della fenice che risorge dalle ceneri". 

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