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Pozzolo, sinistra smentita ancora una volta: ha fatto il test dello stub

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Il deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo ha accettato di sottoporsi al test dello stub nell’ambito dell’indagine sullo sparo, partito dalla sua pistola, durante il veglione di Capodanno nella pro loco di Rosazza, nel Biellese. Secondo quanto apprende l’AGI da fonti qualificate, la prova è stata eseguita ieri mattina alle 7.30 nei locali della stessa pro loco di Rosazza, e i campioni sono stati consegnati ai carabinieri del Ris.

 

 

Inizialmente, subito dopo i fatti, Pozzolo aveva rifiutato di consegnare ai carabinieri i suoi abiti, facendo appello alle sue prerogative di parlamentare. Ma circa sei ore più tardi ha accettato di fare il test che verifica la presenza della polvere da sparo sulla mano e sugli abiti. Al veglione partecipava anche il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, e lo sparo ha ferito lievemente un parente di uno degli agenti della sua scorta.

 

 

E la sinistra ne ha quindi sbagliata un’altra, attaccando duramente Pozzolo per un test non fatto, che in realtà è stato fatto. Ad esempio è questo il commento di Laura Ferrara, europarlamentare e neo-coordinatrice del Comitato per i rapporti europei e internazionali del Movimento 5 Stelle: “Dopo la Presidente del Consiglio che mente in Aula e il ministro che fa fermare il treno, oggi ci troviamo di fronte a un parlamentare ’pistolero’ all’interno di Fratelli d’Italia. È inaccettabile che il deputato Emanuele Pozzolo si sottragga al test dello stub per verificare la presenza di tracce di polvere da sparo, facendo ricorso all’immunità parlamentare. Continuano ad anteporre privilegi, anche inaccettabili, all’etica della politica. Meloni agisca prontamente ed espella Pozzolo dal suo partito. È cruciale fare chiarezza su quanto accaduto a Rosazza e sul ferimento causato da un’arma da fuoco che appartiene ad un membro del Parlamento italiano”.

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