Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Giustizia, il Cdm vara le pagelle per i magistrati. La “casta di intoccabili” attacca ancora Crosetto

  • a
  • a
  • a

All’indomani di una intera giornata di polemiche, forse dopo aver letto i giornali al mattino, il ministro della Difesa Guido Crosetto torna sulla polemica innescata dalle sue parole su «un’opposizione giudiziaria» al governo di parte della magistratura. Definisce la sua «una risposta al fondo di un’intervista su tutt’altro. Una risposta nella quale racconto una cosa riferitami. Una preoccupazione, non un attacco. Dico che voglio riferire al Parlamento. Vengo attaccato, insultato, minacciato, offeso. Preventivamente. Dovrei avere paura? Non ne ho», spiega sui social, prima di offrirsi al dialogo: «Se interessati, incontrerei molto volentieri il Presidente dell’associazione Magistrati Santalucia ed il suo direttivo per chiarire loro le mie parole e le motivazioni. Così capiranno che alla base c’è solo un enorme rispetto per le istituzioni. Tutte. Magistratura in primis». E a stretto giro arriva la risposta del presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia: «La mia preoccupazione non è tanto rassicurare i magistrati quanto l’opinione pubblica. Perché chi legge una dichiarazione così può restare disorientato. Quindi al di là del rapporto di cortesia con la quale si è detto disponibile a incontrarci, chiedo al ministro che venga fugata ogni ombra, se c’è qualcosa da denunciare lo faccia». Uno scambio che di certo non placa la polemica da parte dell’opposizione, mentre il centrodestra fa quadrato attorno al ministro e la Lega va all’attacco, definendo la magistratura «una casta di intoccabili» e rilanciando le riforme.

 

 

Intanto il Consiglio dei ministri vara due decreti legislativi che introducono le ’pagelle’ per le toghe e una stretta sui magistrati fuori ruolo. Nella riunione preparatoria del Cdm, al mattino, spunta anche l’ipotesi di introdurre i test psico-attitudinali per le toghe, come per le forze dell’ordine, che poi però non si concretizza nei provvedimenti normativi approvati. Il che non esclude che possa essere recuperata in un atto successivo. La Lega, per esempio, è sul piede di guerra. «Mi aspetto, visto che il centrodestra è forte, le solite inchieste ad orologeria in vista delle elezioni europee» dice a LaPresse il vicesegretario e deputato del Carroccio, Andrea Crippa, che aggiunge: «Ci sono magistrati che sbagliano e che non pagano mai», perché «la magistratura è una casta, mentre altri cittadini quando sbagliano pagano». Pertanto «una riforma della magistratura secondo me deve essere all’ordine del giorno. È difficile perché ogni volta che si è provato a farla, diciamo che un certo tipo di sistema interviene o interveniva per cercare di fermare quel governo che provava a riformare la magistratura, perché evidentemente si sentono una casta di intoccabili che devono fare quello che vogliono e come vogliono nei confronti di persone che la pensano in maniera diversa da loro», conclude il numero due di via Bellerio.

 

 

Più cauti i giudizi degli alleati di governo, a partire dal sottosegretario Alfredo Mantovano, secondo il quale tra governo e magistratura «il lavoro deve essere congiunto e guardare alla sostanza. Non sempre questo avviene quando subentra l’ideologia che ad esempio è alla base di alcuni provvedimenti giudiziari come in materia di immigrazione, che sono frutto di posizioni aprioristiche, pregiudiziali nei confronti dei provvedimenti varati dal Governo e dal Parlamento». Insomma, anche quando si enuncia il rispetto dei ruoli, dal centrodestra si sottolinea comunque qualche eccesso da parte del potere giudiziario. «Se riguarda il passato e la storia, lo condivido e lo capisco, perché la magistratura qualche volta è entrata a gamba tesa», conferma il presidente del Senato, Ignazio La Russa. In ogni caso, «la volontà di questa maggioranza di riformare la giustizia c’è» e il primo segnale arriva dai decreti legislativi sulla valutazione dei magistrati e sui ’fuori ruolo’ approvati in Cdm. Sul fronte dell’opposizione, il Partito democratico chiede alla presidente della commissione parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo, di calendarizzare un’audizione di Crosetto e domani si terrà un ufficio di presidenza della commissione che valuterà l’opportunità della richiesta.

 

Dai blog