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Sciopero, Meloni fulmina i sindacati: “Lanciato in estate”. Poi asfalta Schlein

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Giorgia Meloni, parlando con o giornalisti a margine della sua visita di Stato a Zagabria, ha voluto mettere i puntini sulle ‘i’ su tanti argomenti che la vedono coinvolto con la sinistra. Il primo ragionamento è quello sullo sciopero, con una bordata che farà fischiare le orecchie ai leader sindacali: “Ho grande rispetto per i diritti dei lavoratori e per gli scioperi, ma nel merito posso dire poco perché lo sciopero generale è stato lanciato contro la Manovra praticamente in estate, quando io neanche avevo cominciato a pensarla. Quindi non posso dire che nel merito sia dovuto a nostri oggettivi errori, perché era stata lanciata molto prima che noi la scrivessimo”.

 

 

Poi il premier continua nel suo discorso dalla Croazia: “C’è stato un pronunciamento di un’autorità indipendente che segnalava al sindacato che non c’erano i requisiti per come lo sciopero era stato organizzato per uno sciopero generale. Uno sciopero di 24 ore deve avere determinate caratteristiche, non è qualcosa che ho fatto io, non è una norma che ho deciso io. C’è un’autorità indipendente, c’è stata alla fine una decisione del sindacato e il governo sulla vicenda ha un ruolo marginale”.

 

 

Meloni si sofferma poi sul no di Elly Schlein alla partecipazione ad Atreju: “L’ho appreso da voi perché confesso che non mi sto occupando del programma. Atreju è una festa aperta per antonomasia, è stata la prima festa a immaginare confronti anche tra leader molto diversi fra loro. C’era un tempo, molto lontano da oggi e se vogliamo anche in un altro clima, nel quale Fausto Bertinotti - la bordata alla segretaria del Partito democratico - non aveva timore a presentarsi e a dialogare pur dall’orgoglio della diversità delle proprie posizioni con qualcuno che era molto distante da lui. Prendo atto che le cose sono cambiate. Non so se quello della Schlein è timore, è una scelta. Non so come interpretarlo – ha spiegato la leader di Fratelli d’Italia –. Io mi sono sempre presentata quando sono stata invitata perché sono stata io quella che ha aperto agli inviti. Ero io presidente di Azione Giovani quando per la prima volta furono invitati i leader della sinistra, anche più distante. Tutti i leader hanno partecipato ad Atreju nel corso di questi 25 anni, io ricordo diversi capi di governo della sinistra, l’attuale commissario europeo, Enrico Letta. Ne ricordo di ogni genere, sarebbe una delle pochissime volte in cui qualcuno dice di no. Non mi sento però di giudicarla, non entro nel merito, la manifestazione si svolge lo stesso, supereremo questo no”.

 

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