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Manovra, Landini con la solita lagna: “Il governo ci ignora, scioperiamo”

Gianni Di Capua
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Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, pensa solo a scioperare contro il governo. Lo ha ribadito ieri intervenendo all’assemblea generale del sindacato a Torino. «Abbiamo proclamato insieme alla Uil lo sciopero nazionale perché c’è assolutamente bisogno di cambiare questa manovra che non risponde ai problemi che le persone oggi hanno - ha ribadito - e proseguiremo in questa mobilitazione finché non otterremo dei risultati». «C’è un problema salariale - ha sottolineato - grande come una casa e qui non ci sono né le risorse per rinnovare i contratti del pubblico impiego né per aiutare il rinnovo dei contratti nel privato. Stiamo parlando nel giro di pochi mesi di 10 milioni di lavoratori e lavoratrici che hanno questo problema».

 

 

Il piagnisteo contro il governo prosegue: «Non c’è alcun intervento vero contro l’evasione fiscale e non c’è nessun serio intervento che affronti l’aumento dei salari anche attraverso una vera riduzione fiscale per i lavoratori dipendenti e i pensionati. Poi ci sono tagli perché si taglia la sanità, si taglia sulla scuola, sui Comuni che si troveranno nella situazione di tagliare i servizi e aumentare le tasse e tutto questo ricade sul mondo del lavoro. In più viene aumentata la precarietà: siccome nel nostro Paese non ci sono solo salari bassi ma anche un livello di precarietà che riguarda soprattutto i giovani e le donne e non ha nessun riscontro in Europa, qui fanno leggi che vanno ad aumentarla con i voucher e la liberalizzazione dei contratti a termine». Infine la solita accusa all’esecutivo di voler vietare il dibattito in aula: «A oggi mi sembra che abbia ragionato senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali, perché questa manovra non ha visto il loro coinvolgimento, e allo stesso tempo ha mandato un messaggio che non vuole che ci siano emendamenti e quindi vuole impedire anche al Parlamento di fare il suo mestiere».

 

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