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Vittorio Feltri contro Alessandro Di Battista: sempre dalla parte sbagliata

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Sembra che Alessandro Di Battista abbia iniziato a prendere anche le parti di Hamas e dei terroristi islamici. Tanto che le sue disamine vengono trasmesse anche nei Paesi arabi con tanto di sottotitoli e traduzione. Vittorio Feltri lo prende di petto nel suo editoriale pubblicato su Il Giornale del 27 ottobre. Feltri si chiede a quale titolo parli e soprattutto perché riesca a schierarsi sempre dalla parte sbagliata. "Alessandro è così: ha la capacità straordinaria di stare sempre dalla parte sbagliata, ossia di chi adopera la violenza come ordinario strumento di pressione e di potere - attacca Feltri nel suo editoriale - Alessandro Di Battista, due braccia strappate all’artigianato o alle segherie italiane afflitte dalla carenza di personale, è diventato idolo di massa nei Paesi islamici per il suo sostegno ad Hamas e alla Palestina, tanto che i suoi dibattiti e le sue disamine audio-video vengono trasmessi con sottotitoli in arabo. E saremmo curiosi di sapere come egli venga presentato, cioè introdotto, dal momento che in patria è il Signor Nessuno".

 

 

 

Poi Feltri entra più nel dettaglio e punta il dito sui titoli in base ai quali Di Battista venga. "Ci sfugge il motivo per il quale il Dibba seguiti a intervenire nel dibattito pubblico dispensando troppo generosamente le sue perle (o supposte) di saggezza - conclude Feltri - A che titolo blatera? Non è un politico. Al massimo, lo fu, per qualche annetto. Non è un esperto. Non lo è mai stato e mai lo sarà, sebbene a tale si sia atteggiato. Non è un intellettuale. Non è un giornalista. Non è un politologo. È un rompipalle conclamato e pluridecorato, sì, ma questo non ci sembra faccia curriculum". 

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