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Marina Berlusconi, elogio a Meloni e al governo ma sulle banche...

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"Ho apprezzato molto l’approccio responsabile del governo e del presidente" Giorgia Meloni, "sia in materia di conti pubblici che di politica estera". Marina Berlusconi, presidente di Finivest, lo ha detto a margine dell’assemblea di Confindustria dove è intervenuta venerdì 15 settembre. "Sono passati solo 11 mesi, restano ancora quattro anni di legislatura, la strada è lunga e le sfide sono tante, è presto per un giudizio compiuto", ha aggiunto, "questo governo ha affrontato una situazione economica davvero complicata". 

A chi gli chiede se sia interessata a candidarsi a presidente degli industriali, Berlusconi risponde: "Sono impegnata nelle nostre aziende e amo il mio lavoro, quindi no"
Per Confindustria "vedo un presidente bravo, uomo o donna non importa", spiega la presidente di Fininvest e del gruppo Mondadori, ma "io sono impegnata nel mio lavoro e peraltro non ho mai seguito molto direttamente la vita di Confindustria, per cui non mi esprimo più di tanto su questo tema". 

Immancabile il ricordo del padre Silvio Berlusconi: "Andiamo avanti a lavorare come voleva nostro padre. Abbiamo la fortuna di poter contare su un gruppo composto da aziende che stanno tutte ottenendo ottimi risultati e, quindi, come ci ha insegnato lui, guardiamo avanti e pensiamo allo sviluppo e alla solidità delle nostre aziende". Sull'accordo sulla successione ha spiegato: "Avete letto il comunicato. Voglio giusto sottolineare quanto sia bella questa dimostrazione di armonia e di unità all'interno della famiglia e quanto sia bello per il nostro papà, perché ci ha educati a questi sentimenti. È stato un grande uomo e anche un grande papà", ha detto il presidente Fininvest. 

Tornando all'apprezzamento sulle "molte mosse del governo Meloni", Berlusconi ha spiegato che "tra queste non c’è la tassa sugli extraprofitti alle banche. Capisco le motivazioni, ma non sono sufficienti a superare le grandi perplessità che ho sul merito e sul metodo", ha detto sottolineando che "non mi piace il termine 
extraprofitti. Lo trovo fuorviante e demagogico. Chi stabilisce quando un profitto è extra o normale e, se è extra, in quale misura lo è? È un provvedimento che si presta a dubbi e critiche, ho visto che sono stati sollevati dubbi di incostituzionalità. Rischia di rendere il Paese meno attrattivo per gli investimenti esteri. Mi auguro che il Parlamento possa riformulare la norma rendendola più equilibrata". 

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