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Beppe Grillo, stipendio d'oro dal M5s: Conte gli rinnova il contratto

Leonardo Ventura
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Il Movimento 5 Stelle ha rinnovato il contratto al suo fondatore Beppe Grillo. Una notizia che già a scriverla sembra assurda ma è risaputo che alle volte la realtà riesce a superare di gran lunga la fantasia. Stando alle indiscrezioni fino a ora lo "stipendio" del comico ligure nella sua funzione di consulente della comunicazione per il Movimento vale circa 300mila euro. Un contratto che era scaduto a maggio e che ieri il leader Giuseppe Conte, dal palco della festa del Fatto Quotidiano, fa sapere di aver rinnovato. «Il contratto di Grillo esiste. Gli abbiamo chiesto come Movimento di darci un contributo come consulente per aiutarci nelle campagne elettorali e per suggerimenti nella comunicazione. Il contratto è stato già rinnovato» ha detto il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. «Con Grillo ci sentiamo costantemente - ha continuato- Alcuni giorni fa sono stato con lui un’intera giornata. Sono stato a trovarlo in Toscana».

 

Un rinnovo che ha scatenato non poche critiche all’interno della formazione politica che doveva aprire il Parlamento come una «scatoletta di tonno» e che si batteva contro i «privilegi della politica», per primi i lauti stipendi. Il contratto di Grillo infatti rischia di pesare come un macigno sulle casse già dissestate del Movimento che già piangono per il taglio dei parlamentari e le restituzioni degli eletti sempre più in ritardo o, in qualche caso, non pervenute. Non è ancora chiaro se sia saltata la clausola giudiziaria contenuta nel contratto siglato dal comico nel lontano 2018. Una clausola che costringeva il partito a pagare le spese legali nelle eventuali cause legate al suo ruolo di garante. Alcune indiscrezioni indicavano nella fine della legislatura e nel cambio dei vertici del Movimento i motivi di un possibile mancato rinnovo di questa voce del contratto.

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