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Fascina fuori da Arcore? Scossone in vista, il siluro di Pier Silvio Berlusconi

Francesco Fredella
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Da una parte quel testamento di Silvio Berlusconi, scritto prima di uno degli ultimi ricoveri al San Raffaele, dall’altra il chiacchiericcio e le indiscrezioni dopo la morte del Cav. I fatti raccontati da Dagospia sono chiarissimi: Berlusconi ha donato 100 milioni di euro a Marta Fascina, sua compagna, oltre ai figli di Berlusconi e all’amico di sempre Marcello Dell’Utri. Ma il testamento potrebbe essere impugnato.

 

 

Nella lettera ai cinque figli, datata 19 gennaio 2022, Silvio Berlusconi scrive: “Sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare, vi prego di prendere atto di quanto segue: dalle vostre eredita' di tutti i miei beni dovreste riservare queste donazioni: 100 milioni a Marta, 100 per mio fratello Paolo e 30 per Marcello Dell’Utri”. Ma il Cav tornò a casa sano e salvo. Quindi questo dettaglio potrebbe diventare un vizio di forma: un escamotage per impugnare il testamento. Ma questo non avverrà.

 

 

Cosa ne sarà adesso della Villa di Arcore? Domanda da cento milioni di euro. Sembra che potrebbe diventare un luogo dedicato alla memoria del Cav, ma la Fascina dovrà, secondo Dagospia, “accantonare il sogno di vivere da castellana a Villa San Martino”. Il motivo? Pare che Pier Silvio non l’abbia mai amata così tanto: non dimentichiamo che disertò le nozze tra le e Silvio. Roberto D’Agostino, sempre ben informato e pungente, racconta che Pier Silvio le “ha dato tempo fino a ottobre per inscatolare borse, scarpe e sciarpine di cachemire e lasciare la residenza di Arcore”. 

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