M5S, Grillo incita all'eversione: “Mettete il passamontagna”. In fumo l'intesa Conte-Schlein
Elly Schlein sperava che la sua apparizione alla manifestazione di Roma dei 5 Stelle contro il precariato attirasse l’attenzione di tutti. Probabilmente, lo sperava anche Conte. Il tentativo di gettare le basi di un’alleanza tra Pd e M5S era la notizia di giornata. Ed è rimasta tale fino a quando a spazzare via tutto ci ha pensato il ciclone Beppe Grillo. Il fondatore del Movimento è apparso al termine del corteo, è salito sul palco a largo Corrado Ricci, e ha arringato la folla: «Figli miei, come vi siete ridotti. L’unica battaglia che dobbiamo portare avanti è il reddito universale incondizionato. Siate i leader di voi stessi. Fate le brigate di cittadinanza. Mascheratevi con il passamontagna e andate di notte a fare i lavoretti. Mettete a posto i marciapiedi, le aiuole, i tombini, e di nascosto scappate. Reagite ca..o, reagite». Un linguaggio che non poteva passare inosservato. Le parole «brigate» e «passamontagna» evocano immediatamente un passato tragico della storia italiana. Conte, lì accanto, non si è scomposto. Schlein, se n’era già andata. Chissà cosa hanno pensato quando si sono resi conto che il riavvicinamento tra M5S e Pd si è dissolto come neve al sole.
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L’invettiva di Grillo ha scatenato numerose reazioni. Anche in casa Dem c’è malumore, come testimonia Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo: «Unire le opposizioni è fondamentale. Ma intorno a cosa ci uniamo? Alle farneticazioni di Beppe Grillo sui passamontagna?». Unanime la condanna che arriva dal centrodestra. Per la Lega, le parole del comico sono «gravi, sconcertanti e inaccettabili». «Parlare di brigate di cittadinanza e passamontagna per invitare i cittadini a reagire evoca pagine drammatiche della storia del nostro Paese - si legge nella nota del partito di Matteo Salvini - Ci chiediamo se anche Schlein sia pronta a indossare il passamontagna per reagire contro il governo di centrodestra sotto il simbolo delle brigate». Netta la condanna del leader di Noi Moderati Maurizio Lupi: «Chi fa lavoretti per il bene comune e pulisce giardinetti non ha bisogno di passamontagna: l’evocazione di Grillo al suo uso è un incitamento alla violenza, ultimo rifugio degli incapaci e degli imbecilli». «Quella di Grillo non è una buffonata, ma un pericoloso invito a sollecitare menti deboli ad azioni violente», è il commento del deputato di Forza Italia Giorgio Mulè. Duro anche il capogruppo alla Camera di FdI Tommaso Foti: «Le parole di Grillo sono vergognose e indecenti. L’appello a fare "brigate di cittadinanza e mettetevi il passamontagna" evoca un passato oscuro per la nostra Nazione fatto di sangue e morti. Grillo si vergogni e chieda scusa agli italiani».
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Carlo Calenda si chiede cosa ne pensi Conte, perché «invocare passamontagna e violenza in piazza è gravissimo e rischioso, oltreché indegno in un Paese, come l’Italia, drammaticamente colpito nei decenni passati». Concisa la replica dell’ufficio stampa di Grillo: «Beppe parlava di cittadinanza attiva, ovvero cittadini che si impegnano per pulire strade e sistemare panchine. È stato montato un caso inutile». Comunque sia, il tentativo di dialogo tra Schlein e Conte è archiviato. L’inventore del "Vaffa" ha cancellato tutto. Eppure la segretaria del Pd ci aveva provato. «Uniamo le nostre battaglie», aveva detto. Il leader del M5S le aveva risposto: «Grazie per essere venuta, c’è tanta strada da fare». Adesso il percorso sarà ancora più in salita.
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