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Decreto lavoro, la promessa del ministro Calderone: prorogato il taglio del cuneo fiscale

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Taglio del cuneo fiscale e politiche del lavoro, il ministro Calderone spiega la logica del decreto approvato il 1 maggio e annuncia la misure che il governo Meloni intende realizzare nei prossimi anni per favorire la piena occupazione. «Lavoriamo per strutturare le misure ma ci deve essere una situazione che lo consenta. Bisogna agire con prudenza. Il governo ha dimostrato attenzione ai conti e agli equilibri», ha detto il ministro del Lavoro, Marina Calderone, a Radio24 rispondendo a una domanda sulla possibilità di prorogare il taglio del cuneo fiscale al 2024. «Con la manovra di bilancio - precisa - abbiamo riconfermato i 2 punti di taglio, poi aggiunto un ulteriore punto per i redditi più bassi fino ai 25mila euro» e oggi «siamo arrivati al taglio importante» di ulteriori 4 punti.

 

 

 

L'obiettivo del governo Meloni, dunque, è quello di creare le condizioni affinché il taglio del cuneo fiscale possa diventare presto una misura strutturale delle politiche economiche messe in campo dall'amministrazione . «Il governo lavora per prorogare il taglio del cuneo fiscale al momento fissato fino a fine 2023». Lo ha detto la ministra del Lavoro, Marina Calderone, a 24 Mattino su Radio 24. «Con la manovra - spiega il ministro - abbiamo confermato i 2 punti di taglio, oggi con tutte le risorse a disposizione siamo tornati sul tema. Gli ulteriori 4 punti fanno sì che per chi ha redditi fino a 25mila euro ci sia una riduzione di circa il 70% del prelievo contributivo. Per chi ha fino a 35mila euro di reddito c’è il 60%. L’impegno è di lavorare per creare le condizioni per rendere strutturale questo intervento. Ci deve essere una situazione che lo consenta. Bisogna agire con prudenza, con attenzione ai conti». Calderone ha parlato di impegno e prudenza anche per la possibilità di tagli dei contributi per i redditi superiori ai 35mila euro.

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