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Lorenzo Fontana sul 25 aprile: la festa della Liberazione dev'essere di tutti gli italiani

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Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei deputati, prova a spegnere le polemiche scoppiate attorno alla festa del 25 aprile. Dopo le parole fraintese di La Russa e l'alzata di scudi della sinistra, adesso arrivano le parole del presidente della Camera che prova a calmare gli animi. Il 25 Aprile «deve essere la festa di tutti. E dunque, proprio per questo, ritengo che sia un errore non riconoscersi in questa ricorrenza: l’antifascismo è un valore». Lo afferma il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, in una intervista al Corriere della Sera. «La Resistenza fu una battaglia di tante persone di estrazione anche diversissima nel nome della libertà», aggiunge Fontana chiarendo che «alla Resistenza hanno partecipato non solo tanti comunisti e socialisti ma anche liberali, monarchici e — da cattolico voglio ricordarlo — tanti cattolici».

 

 

 

«La Liberazione - prosegue il presidente della Camera - è stata il fondamento di questo Paese come lo abbiamo oggi. E il fatto che ci siano queste divisioni indebolisce il Paese in sé. Nel suo complesso. Se una festa fondante come questa non riporta a una visione comune, ci rende più deboli all’estero e al nostro interno. Quando manca una memoria condivisa, è lo Stato a essere più debole. Io spero che questo sia un fatto che finalmente possa essere superato». Fontana aggiunge che: «il patrimonio da trasmettere ai giovani è anche questo: la consapevolezza che la libertà e la possibilità di esprimersi sono privilegi che non sono stati regalati ma sono costati la vita a tante persone».

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