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Regione Lazio, pronta la giunta Rocca: i nomi degli assessori

Martina Zanchi
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Lavori frenetici, di dialogo e trattativa, hanno tenuto impegnati i partiti di centrodestra fino alla serata inoltrata di ieri. Ma finalmente ci siamo. La squadra di Francesco Rocca per la Regione Lazio è pronta. Oggi è previsto l’annuncio ufficiale. Salvo limature dell’ultimo secondo, quindi, la giunta composta da dieci assessori avrà una componente maggioritaria affidata a Fratelli d’Italia, che otterrà anche la presidenza del Conglio regionale con Antonio Aurigemma.

I vice saranno il leghista Pino Cangemi e, probabilmente, Mario Ciarla in quota Partito Democratico. Quest’ultimo alle elezioni di febbraio è stato sostenuto dalla corrente «manciniana» che a Roma è il principale sponsor politico dell’amministrazione di Roberto Gualtieri. E poi la pesante delega alla Sanità, che Rocca ha tolto dal tavolo quasi subito decidendo di tenerla per sé. Almeno per il momento. A seguire, pesi massimi in giunta saranno quasi certamente Roberta Angelilli, vicepresidente del Lazio e assessore alle Attività produttive; Giancarlo Righini, il meloniano più votato alle regionali, che oltre al Bilancio dovrebbe vedersi assegnata anche la delega all’Agricoltura in una sorta di «continuum» istituzionale con Francesco Lollobrigida, ministro alle Politiche agricole. E poi c’è Fabrizio Ghera, considerato vicino a Fabio Rampelli, che oltre ai Lavori pubblici potrebbe gestire anche uno degli assessorati più pesanti: quello ai Rifiuti, su cui però ha messo gli occhi anche Forza Italia, e per cui in serata il confronto è stato particolarmente acceso.

Si vedrà oggi se il «rampelliano» Ghera, assessore nella giunta capitolina di Gianni Alemanno, si occuperà anche dell’immondizia laziale e della delicata partita degli ambiti di smaltimento. Tema su cui il presidente Rocca ha posto la massima attenzione, tanto da annunciare, in campagna elettorale, di voler rivedere il Piano rifiuti approvato da Nicola Zingaretti.

E ancora, sempre da Fratelli d’Italia, Massimiliano Maselli a sorpresa potrebbe occuparsi di Trasporti, mentre Fabio Tagliaferri dovrebbe vedersi affidate le Politiche sociali. In bilico il nome della seconda «quota rosa» di FdI: Elena Palazzo, eletta a Latina, che dovrebbe occuparsi di Sport. Su questa casella, però, potrebbe giocarsi il riequilibrio delle province con l’ingresso di un nome di partito proveniente da Rieti. Da Lega e Forza Italia arrivano gli altri quattro assessori della squadra di governo regionale.

Se nel Carroccio appare certo l’ingresso in giunta di Pasquale Ciacciarelli, rimasto fuori dal Consiglio pur avendo raccolto oltre 14mila preferenze, probabilmente con le deleghe a Cultura e Turismo, probabile ma meno sicuro è l’atterraggio da Bruxelles del volo con a bordo l’europarlamentare leghista Cinzia Bonfrisco, che dovrebbe occuparsi di Casa e Urbanistica. Alternativa, sempre per rispettare le quote rosa, potrebbe essere Simona Baldassarre. Ultimo nome femminile, stavolta di Forza Italia, dovrebbe essere quello di Maria Spena, deputata uscente che può contare sull’appoggio del vicepremier Antonio Tajani. Le dovrebbero essere affidate le deleghe a Politiche giovanili, Scuola e Lavoro. Anche in questo caso c’è un altro nome in ballo, quello della parlamentare europea Luisa Regimenti.

La delega all’Ambiente spetterebbe invece a Giuseppe Schiboni, forzista già sindaco del comune pontino di San Felice Circeo, in bilico fino all’ultimo con Cosmo Mitrano, che è stato primo cittadino di Gaeta ed è stato eletto, in provincia di Latina, con oltre dodicimila voti. Intanto il primo Consiglio regionale è stato fissato per il 13 marzo, seduta in cui saranno eletti il presidente dell’Aula, i vicepresidenti e i consiglieri segretari. Per questi ultimi si fanno i nomi di Marietta Tidei di Italia Viva e Fabio Capolei di Forza Italia, mentre è incerto il terzo nome, probabilmente dalle fila di FdI.

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