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A un liceo di Milano Meloni e Valditara finiscono a testa in giù

Gaetano Mineo
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Uno striscione degli anarchici contro Giorgia Meloni e Giuseppe Valditara attaccato alla recinzione del liceo Carducci di Milano. Un’ennesima testimonianza di un’escalation di violenza che attraversa le scuole e che preoccupa sempre più, soprattutto perché fomentata dai consueti gruppi atti alla sovversione dell’ordine in nome dell’anarchia. Uno striscione nero affiancato alle foto a testa in giù del presidente del Consiglio e del ministro dell’Istruzione e del Merito, con gli occhi segnati da X, a indicare la loro morte. Un atto eversivo preoccupante, sul quale sono già in corso le indagini.

 

 

Solo poche settimane fa, da Torino, è arrivato un episodio simile da un altro collettivo, sul quale sta indagando la Digos. Sullo striscione degli anarchici campeggia la scritta «Ma quale merito, la vostra è solo violenza» e soprattutto viene rimarcata la «A» cerchiata che caratterizza da sempre le rivendicazioni delle frange anarchiche. Non solo. Accanto a questo simbolo è presente anche il logo «squatters», impiegato dagli occupanti abusivi di case ed edifici pubblici e che, quindi, ricollega ai centri sociali. E mentre al liceo milanese si registrava l’ennesimo striscione choc contro esponenti del governo, a Firenze andava in scena la passerella fiorentina antifascista capeggiata da Elly Schlein di cui, a quasi ventiquattrore dall’esposizione dello striscione milanese, non vi è traccia di un suo intervento di solidarietà alla premier e al ministro. E se questa è la "rivoluzione" schleiniana, ovvero una sinistra che non insegna ai giovani il rispetto dell’avversario politico e persevera con il suo incarnato "doppiopesismo", il buon giorno sì che si vede dal mattino. Stesso silenzio assordante si registra nella sinistra dei Fratoianni e dei Speranza. Come anche nel M5S, a partire dal loro capo Giuseppe Conte. «È un segnale grave e inquietante» afferma Roberto Calderoli, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, in merito allo striscione choc.

 

 

«Ancora striscioni raffiguranti Giorgia Meloni e questa volta anche Giuseppe Valditara a testa in giù - dichiara il deputato Fratelli d'Italia Marco Cerreto -. Un gesto di violenza inaudita che pone urgente riflessione sui sentimenti che la sinistra sta seminando nelle nuove generazioni». «L’ennesima espressione di violenza nei nostri istituti davanti la quale bisogna dire tutti, a gran voce, basta - dichiara il deputato della Lega Rossano Sasso -. Il nuovo PD firmato Schlein e il M5S è ora che si smarchino dalle frange più estreme». «Il clima che si respira in Italia è pesante e qualche esponente politico di sinistra, purtroppo, pare non abbia alcuna intenzione di stemperare - dichiara il senatore FdI, Salvatore Sallemi -. Il momento suggerisce responsabilità e condanna delle violenze, da qualunque parte arrivino, non sfilate a favore di telecamera». «Non oso immaginare quale sarebbe stata la reazione del sindaco Sala, del PD e in generale della sinistra e dei radical chic, se al posto di Giorgia Meloni ci fosse stata Elly Schlein – afferma il deputato di FdI Riccardo De Corato -. Quella Schlein e quella stessa sinistra che si riempie la bocca di parole come body-shaming è la stessa che, nella pratica, fomenta contro gli avversari politici lo stesso odio che stigmatizza».

Il capogruppo dei deputati di FdI, Tommaso Foti, dal canto suo ritiene «gravissimo che sia consentito di fronte a un liceo classico, il Carducci di Milano, luogo di cultura e di formazione della classe dirigente delle nuove generazioni, l'esposizione di uno striscione con le foto del Presidente Meloni e del Ministro Valditara a testa in giù». Solidarietà e vicinanza sono state espresse anche dai ministri del Turismo, Daniela Santanchè e dell’Università, Anna Maria Bernini. Tre donne parlamentari del PD, intanto, si intercettano a sinistra a sostegno degli esponenti di governo. Si tratta della deputata Debora Serracchiani: «Condanniamo con forza ed esprimiamo piena solidarietà a Meloni e Valditara». La senatrice Simona Malpezzi: «È inaccettabile che con lo striscione affisso ai cancelli del liceo Carducci di Milano si inneggi alla violenza contro la premier ed esponenti del governo». E la deputata Silvia Roggiani: «Condanniamo fermamente quanto accaduto al liceo Carducci di Milano. È un gesto di singoli che respingiamo con fermezza». «Desidero ringraziare gli esponenti di opposizione che in queste ore stanno condannando l'ennesimo inquietante episodio avvenuto contro i rappresentanti del governo – afferma invece il presidente del Senato, Ignazio La Russa -. Quanto avvenuto a Milano davanti al liceo Carducci è inaccettabile e ogni nostro sforzo deve essere finalizzato a rasserenare il clima e a far capire che lo scontro politico non deve mai trascendere in violenza».

 

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