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Pd, Schlein si gioca la carta del vittimismo: “Insulti antisemiti per il mio naso e il cognome”

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Elly Schlein rincorre Stefano Bonaccini nella corsa per le primarie del Partito Democratico e lamenta un trattamento di odio da parte di chi non la vuole come leader della sinistra. La candidata, intervistata da The Post Internazionale, denuncia il clima intorno a lei: “Si è attivato un vero e proprio esercito di odiatori che parte dal mio naso e dal mio cognome per esprimere ignobili sentimenti antisemiti. Il naso è senza dubbio una parte importante del mio corpo. E da quando mi sono candidata è diventato due cose insieme, prima un simbolo, subito dopo un bersaglio. Gli stereotipi quasi sono sempre ingannevoli. Per quanto sia orgogliosissima del lato ebraico della mia famiglia paterna, io non sono ebrea, perché come sapete la trasmissione avviene per linea matrilineare. Ma la cosa più folle è il dibattito sul mio naso. Perché non è un ’naso ebreo Schlein’ che ho ereditato da mio padre, come scrivono i razzisti nella rete. È un naso tipicamente etrusco. Io proveniente da famiglia ricca ebraica? Macché! Mio nonno si è spaccato la schiena per dare un futuro migliore ai suoi figli ma è morto presto. La mia ricchezza è un’altra fake news di provenienza antisemita. La mia è una normalissima famiglia borghese".

 

 

La deputata del Pd, interpellata pure da Radio Immagina, ha annunciato quello che sarà il primo atto da segretaria in caso di successo nella sfida interna: “Una parola di conforto a tutta la nostra comunità, una promessa sul fatto che rovesciamo la piramide, senza base scordiamoci le altezze. Dobbiamo attuare lo Statuto per consultare la base sulle scelte fondamentali. Cambiamo metodo, è la prima cosa da fare. Assolutamente sì, anche se dovessi perdere le primarie, resterò nel partito”.

 

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