Pd, Nardella tende la mano a Conte: la mossa che rilancia l'alleanza con i 5 Stelle
Una sottile linea unisce Roma con Milano e Firenze. Un fil rouge, punto di partenza per ricucire rapporti diventati logori, per creare una nuova alleanza, considerata l'unica arma in grado di colmare l'attuale, enorme distanza, in termini di consensi, dal centrodestra. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella ha deciso l'assunzione dell'avvocato trentenne Andrea Benvenuti. Precisiamo subito che si tratta di una procedura del tutto regolare, un contratto di lavoro regolato dall'articolo 90 con una determina (nello specifico, una nota del sindaco) numero di protocollo numero 393122 del 21 novembre scorso. Benvenuti, che ha un curriculum di primo ordine, inattaccabile da qualsiasi punto di vista, diventerà un “collaboratore da assegnare all'Ufficio Relazioni politico istituzionali con compito di supporto al responsabile nelle relazioni con altri enti pubblici territoriali”.
Il punto di questa scelta è squisitamente politico. Benvenuti è stato infatti il braccio destro di Giuseppe Conte durante la sua permanenza a Palazzo Chigi. Era il suo segretario particolare. Un percorso, quello di un riavvicinamento tra i dem e i grillini, che ha avuto il suo primo step nella conferma dell'appoggio, alle prossime elezioni regionali in Lombardia, di Pierfrancesco Majorino, candidato di centrosinistra, anche da parte del Movimento Cinque Stelle.
“Il Pd negherà fino alla morte, ma il dado è tratto e il ragionamento politico è semplicissimo, evidente – ha sottolineato un importante dirigente di Italia Viva – Se Bonaccini diventerà segretario, Nardella avrà nel partito un ruolo di primo piano. E vi sarà un tentativo di ricreare il campo largo. È una scelta legittima, ci mancherebbe, ma chi si occupa di politica da qualche anno sa perfettamente che certe assunzioni non sono mai casuali. Hanno preso una decisione: vogliono stare con i Grillini, dire no alle grandi opere e sì al reddito di cittadinanza. Ne prendiamo atto e diciamo subito che noi non vogliamo essere della partita. Mai in un'alleanza con Conte.
Tra parentesi, in Lombardia, con Letizia Moratti, ci sarebbe stata davvero la possibilità di vincere e di strappare la Regione al centrodestra”. Da Palazzo Vecchio smentiscono categoricamente questa ricostruzione, sostenendo che “si tratta di un incarico per competenze, non per fattori politici”.
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